Caro Direttore,

approfitto dell’articolo AMARCORD ORATORIO SANTI MARTIRI per complimentarmi circa la scelta di evitare l’inflazionata definizione “reggente” o “non reggente” per definire un Capitano o Gran Priore o Castellana del Palio. Recentemente, in un intervento durante l’assemblea della mia Contrada, mi sono scherzosamente definito “autoreggente” per dire che potrò  essere “in carica” o meno ma che mi sento sempre Capitano e basta.

Magari susciterò qualche dissenso ma la definizione reggente o non reggente davvero personalmente non mi piace.

Riguardo il simpatico articolo e ricordo dell’amico Pier aggiungo che lo sbandieratore alla sua destra nel “quartetto” è Eligio Nava, noto pittore legnanese e fratello del mitico “Quec”, al secolo Luigino Nava, altro storico contradaiolo di San Bernardino.

Con la consueta grandissima stima e cordiali saluti.

Marco Ciapparelli

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Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Il merito, se proprio vogliamo considerarlo tale (… condivido il pensiero di Ciapparelli sulla sicura assenza di unanimità in argomento), è tutto di Luciano Cassina, gran priore (non reggente… e dagli!) di S.Bernardino. Suo il consiglio, infatti, di evitare questa definizione così poco adatta per chi non svolge più un ruolo dirigenzale.

L'occasione ci fornisce altresì l'opportunità di riproporre l'immagine tratta dall'archivio Galimberti e perfezionare i nomi del quartetto fotografato nel giugno 1958 all'esterno del Campo del Palio: da sinistra, Eligio Nava, Pier Galimberti, Renzo Mostoni e un contradiolo di S.Bernardino

marco tajé