Il momento della vittoria e del trionfo legnanese per Giovanni Atzeni, nel maggio scorso con la contrada S.Magno (Foto Luigi Frigo)
Periodo magico per Giovanni Atzeni Tittia per i senesi, vincitore del palio di Legnano nel maggio scorso e del palio di Siena del 2 luglio.
A un professionista nel vero senso della parola cosa si può chiedere? Come ci si sente dopo aver conseguito questi importanti successi?
Ci si sente bene, bene dentro e fuori. Vincere a volte può succedere, ma rivincere non è sempre facile e, soprattutto, in palii così impegnativi come quest'anno. In confidenza ne avevo bisogno. Per me, non era un momento facile. La sorte non mi stava aiutando e qualche errore l'ho commesso, ma ho continuato a lavorare anima e corpo. Ci ho creduto, ho continuato ed ecco il risultato. A Siena avevo un cavallo nuovo e, si sa, lì o ci sei o non ci sei. Ho tenuto duro e ho vinto.
A questo punto, puoi dire di avere un circuito preferito, tu che hai fatto e vinto molti palii?
Uno preferito non ce n'è. Tutte le piste hanno il loro fascino e la loro particolarità, ho avuto la fortuna di vincerli quasi tutti, mi manca Ferrara che è in concomitanza con Legnano…
I prossimi impegni quali sono?
Ad agosto Siena, poi Piancastagnaio e Asti a settembre, dove correrò per la contrada Nizza. Il cavallo che monterò sarà il tedesco della contrada di S. Magno con cui mi sto preparando da tempo.
In merito al discorso circuiti e prove una tua considerazione.
Le prove indubbiamente servono sempre, specie se non si hanno cavalli esperti, servono per valutare la preparazione e le capacità del cavallo, non sono mai inutili, anzi.
Aggiungi qualcosa di te.
Non saprei, la mia vita è questa, cavalli e lavoro a 360 gradi. Ho una scuderia vicino a Siena, a cui mi dedico e che mi impegna molto. Amo il lavoro che faccio. Ho una moglie stupenda e un bimbo di 3 anni che adoro. I miei genitori stanno in Sardegna e ogni tanto vado a trovarli.
Hai già una scelta per il prossimo Palio di Legnano?
Sono legato alla contrada S.Magno che mi ha seguito sempre con affetto e dedizione. Hanno creduto tanto in me, per ora è così.
Domanda insolita: hai un rito scaramantico?
Da giovane magari si, ma ora devi credere in te e in quello che fai. Se ti nascondi dietro a queste cose, rischi di mancare di carattere.
Un ultimo saluto, a chi lo dedichi?
Un ringraizamento e un abbraccio grande alla contrada S.Magno.
ALESSANDRA FAIELLA
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