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Palio di Legnano

PALIO DI SIENA: LE NOSTRE PAGELLE AI FANTINI


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Giovanni Atezni nel trionfo subito dopo la vittoria in Piazza del Campo e nella chiesa dedicata alla Madonna di Provenzano

Ha vinto l'Oca. Quattro anni dopo l'ultimo successo ancora Giovanni Atzeni detto Tittia ha riportato il cencio in Fontebranda. Per gli amanti della cabala il drappellone dipinto da Tullio Pericoli e dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia era un chiaro segnale e non poteva lasciare dubbi avendo il tricolore dell'Oca come colori predominanti! Grande Palio di Giovanni che, dopo un paio di stagioni non all'altezza del suo nome, ha ritrovato il suo vero posto tra i big di Piazza. Del fantino sardo-tedesco nessuno ha mai negato il grande talento e pur continuando ad essere considerato un ottimo fantino, diciamo che la vittoria di quattro anni fa iniziava a scolorire… c'era bisogno di un altro successo nel Campo, di una corsa che risottolineasse il valore del ragazzo e che ne evidenziasse la maturazione, consacrandolo definitivamente a qualcosa in più che un giovane promettente.

Con questa corsa, raggiunge a due successi sia Gingillo che Andrea Mari, perchè come diceva un vecchio del passato “il difficile non è vincere un Palio, ma riconfermarsi” e Giovanni l'ha fatto. Sabato è stato aiutato anche dalla sorte, ma siamo certi che quella vista è stata la fortuna che aiuta gli audaci come lui che hanno avuto la forza di mandare e nerbare il proprio cavallo per tre giri di Piazza dopo il volo del giorno precedente. Analizzandone più tecnicamente la corsa, Tittia non esce benissimo dai canapi ed arriva a San Martino quinto o sesto, dove imposta una traiettoria per uscire stretto riuscendo così a passare tre o quattro contrade che per l'ingresso un po' irruento del Mari finiscono larghe. Nella spianata l'Oca è seconda dietro al Bruco con Gingillo che sbatte al casato, quindi l'Atzeni prende il comando della corsa e per i restanti due giri non fa altro che controllare i due, tre colonnini di vantaggio accumulati sullo scosso del Bruco.

A proposito di Bruco, grande delusione in via del Comune per un Palio che sembrava già scritto. Gingillo con uno dei mezzosangue più forti del lotto arriva al casato con due colonnini di vantaggio sul secondo, quando sbatte (che botta!) contro il colonnino, piegando col corpo anche il palo del bandierino. Certamente la cavalla gli si è buttata (a quanto pare l'assenza della pista di Monticiano quest'anno si è sentita parecchio), ma, come dice un mio amico, quando sei al comando così da solo, forse, qualcosa in più si poteva fare, ma questi sono solo ragionamenti fatti seduti su una sedia e col senno di poi. Di sicuro a Giuseppe che pare aver riportato qualche frattura, il nostro augurio e quello di tutta Legnanonews di pronta guarigione e di ritornare più forte di prima… il mondo dei Palii lo aspetta al suo posto… a cavallo!

Valter Pusceddu esce a testa alta da questa carriera. L'Istrice l'aveva voluto per curare la rivale e Bighino l'ha fatto alla perfezione; estratto allo steccato con la Lupa all'ottavo posto Valter deve per forza uscire meglio e “prenderla” prima di San Martino: cosa che avviene puntuale (come si vede nelle due immagini, a sinistra). Dopo qualche metro di galoppo, più o meno all'altezza della fonte, Bighino prende in mano, si lascia sfilare e punta all'esterno della pista dove, prima, quasi si fa 3110_foto.jpg
tamponare dal Fais interrompendogliene il galoppo, quindi gli fa assaggiare il nerbo così come anche all'uscita di San Martino. Nella spianata cade inciampando sul cavallo a terra della Civetta. Valter, insomma, è tornato in Piazza come sa fare lui: con una corsa di forza e lotta contro la rivale da cui esce vincitore. Davvero grande Palio dell'Istrice che, oltre a saper vincere, in questi anni ha dimostrato anche di saper combattere la Lupa sia tatticamente che nel Campo.    3110_foto.jpg 
Forse la più grande delusione di questo Palio è stato Gianluca Fais detto Vittorioche, di fronte, alla “corsa della vita”, all'occasione che gli avrebbe cambiato la carriera, non ne combina una giusta. Pur essendo in una posizione comoda, parte malissimo, quindi subisce la rivale ed infine cade anche all'ultimo San Martino quando ormai non conta più nulla. Prima del Palio già in Lupa il popolo mugugnava per la monta scelta per affrontare questa carriera, ma certamente il fatto di avere Elfo di Montalbo in allenamento ha giocato a favore del fantino di Siamanna. Per lui speriamo di no, ma con la corsa di sabato potrebbe essersi giocato la monta di agosto nonostante la Lupa sia in piazza di diritto, ed anche l'anno prossimo, a nostro parere, dovrà faticare parecchio per ritornare tra i dieci assassini al canapo. 

Di Andrea Mari detto Brio possiamo parlare solo bene per la traiettoria bassa che prende dalla mossa a San Martino dove entra terzo, lanciatissimo, con grande coraggio per provare ad impostare una curva che sarebbe stato l'unico modo per essere protagonisti fino alla fine in questa carriera. Purtroppo per lui, pur portandosi via il Carboni ed ostacolando il Bartoletti, non trova l'appoggio giusto per girare. Il suo Palio finisce, pochi metri dopo, nella spianata quando gli crolla il cavallo. Della rincorsa cosa dire se non che Andrea Mari ha voluto dare un chiaro segnale a tutta Siena entrando quando Trecciolino era in seconda fila e rafforzando l'idea di essere la prima alternativa al Bruschelli stesso. 

Gigi Bruschelli ieri ha passeggiato sul tufo, ma forse Trecciolino aveva capito che sarebbe finita così già il pomeriggio dell'assegnazione, quando ha deciso di salire sul suo Miguel in Pantera. Trecciolino quando è in testa è un altro fantino, ma questo non era il suo Palio, era preparato per il Bruco, non ci sono stati gli incastri giusti né nell'assegnazione né con l'estrazione del Mari di rincorsa e, una volta sceso il canapo, Gigi sapeva alla perfezione che non sarebbe mai arrivato a nerbo alzato. 

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LE PAGELLE AI FANTINI 

TITTIA: voto 9,5 – Il mezzo punto che manca è dovuto alla mossa non eccelsa che, se non fosse andato tutto bene, ne avrebbe compromesso la corsa. In ogni caso grande prova di carattere con cui dimostra di essere cresciuto veramente tanto e di essere oggi uno dei migliori sulla Piazza. 

BIGHINO: voto 8 – Come già detto annulla completamente la rivale nell'unico modo possibile visti i posti al canapo… andando a prenderla prima di San Martino. Di certo il Fais partendo ultimo gli ha semplificato molto il compito, ma Valter ha dimostrato di poter trovare tranquillamente posto tra i dieci fantini al canapo. Per questo tipo di corse, non c'è niente da dire, è il migliore! 

BRIO: voto 6 – Dà una mossa dimostrando di non mancare di carattere entrando quando Trecciolino è messo male, quindi prova a vincere il Palio giocandosi il tutto per tutto al primo San Martino. Il coraggio avuto nell'impostare quella traiettoria non è ripagato, quindi il fantino di Rosia termina la sua carriera nella spianata. 

GIROLAMO: voto 6 – Parte bene come in tutte le prove disputate, quindi dopo San Martino insegue per tre giri l'Oca al comando, ostacolato nel galoppo anche da Lampante, cavalla scossa del Bruco che gli tagliava tutte le traiettorie. Palio sufficente, ma senza acuti. 

CARBURO: voto 5,5 – Anche Giosuè Carboni parte bene, ma termina la propria corsa a San Martino per una caduta, dovuta anche all'ingresso a San Martino della Civetta che gli va a sbattere contro. Paga l'esordio e assaggia com'è dura la Piazza. 

GINGILLO: voto 5 – Ennesimo grandissimo Palio fino al casato, quindi, l'errore o quantomeno il non essere riuscito ad evitare che il cavallo si buttasse, che ne pregiudicano la vittoria. Conoscendolo già da oggi sarà il primo a rammaricarsi per l'occasione persa che l'avrebbe candidato ancora più nettamente ad essere il successore di Trecciolino nella gestione del Palio di Siena. 

SCOMPIGLIO: voto 5 – Prende un'ottima mossa, quindi gira male a San Martino subendo anche l'ingresso del Mari. Quindi non recupera più mezza posizione con un cavallo che era tra i più apprezzati; probabilmente la sua monta pesante ed irruente non è adatta per Lo Specialista. Ennesima carriera di Scompiglio in cui ci si aspettava di più. 

TRECCIOLINO: voto 4 – Gigi Bruschelli partecipa e basta a questo Palio. Per noi che vogliamo arrivi al record di Aceto, ha deluso fin dal 29 giugno. 

VITTORIO: voto 2 – Grande occasione per dimostrare di essere un vincente e ripagare la fiducia che la Contrada di Vallerozzi da anni gli fa sentire buttata via come peggio non si poteva. Per lui sarà dura riprendersi ed avere un'altra opportunità così grossa. 

R.M. 

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Pubblicato il 03 Luglio 2011
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