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Palio di Legnano

CULTURA PALIESCA: LA CANZONE DEL CARROCCIO DI GIOVANNI PASCOLI

Caro Direttore, rieccomi a Lei con la “dedica” alla nostra storia di un altro grande Italiano. Giovanni Pascoli si è ispirato al Carroccio nella prima delle sue tre “ Canzoni di Re Enzio “, una rapsodia solenne e con grandi spunti epici, rivelatrice dell’amore che il Poeta aveva per la storia medioevale Italiana.

Sperando di fare cosa gradita! 

Luciano Cassina 
 

Dalla “ Canzone del Carroccio “di Giovanni Pascoli  

E fù l’Italia giovinetta, eterna, su te, con te,
Carroccio di Milano quel fin di maggio!
 

Già sfiorian le rose.
 

Andava lento in val d’Olona il plaustro.
 

Il distruttore di città lo scorse: gli si avventò coi cavalier di ferro, ruppe le schiere, i sacri bovi attinse, l’azza scagliò contro la sacra antenna.
 

Allor su di lui, con novecento spade, splendide al sole, si gettò la Morte.
 

E quella sera il carro del convento, il sacro carro di Pontida, attese.
Reddiano stanchi i falciatori a vespro, rossi di sangue, il carro e i bovi che muggian sommesso. 

Ma il canto andava, delle trombe al cielo.
 

Rosso era il cielo, che s’empla di stelle.
 

Lucean le stelle ai morti.
 

In mezzo, eretto, si riposava su l’enorme spada Alberto da Giussano.

Redazione
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Pubblicato il 30 Dicembre 2008
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