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Elezioni Cerro: Amcem, discarica, migranti, nell’incontro tra candidati

Ad animare il dibattito, organizzato da Settegiorni, soprattutto Amcem e discarica

Secondo confronto tra i candidati sindaco di Cerro Maggiore. Ieri sera, lunedì 4, sotto i riflettori dell'auditorium è andato in scena il botta e risposta organizzato da Settegiorni. Due minuti a testa per rispondere alle domande dei giornalisti del settimanale, selezionate tra curiosità avanzate dai lettori della testata. Si è parlato di opere pubbliche, lavoro, sport, ma anche di domande personali per conoscere più da vicino i sette aspiranti alla fascia tricolore e di due temi scottanti: discarica e Amcem.

DOMANDE "SECCHE": SINDACO A TEMPO PIENO, MIGRANTI, IUS SOLI E UNIONI CIVILI. Le stesse domande, secche, per tutti i candidati. Faranno i sindaci a tempo pieno? Sono favorevoli all'accoglienza dei migranti, alle unioni civili o allo ius soli? Uno a uno i candidati hanno risposto. Piera Landoni (Bene Comune) ha fatto sapere che deciderà se ricoprire il ruolo di prima cittadina a tempo pieno, che non può anticipare nomi di papabili assessori, che è favorevole all'accoglienza dei profughi ma non dei clandestini, che lo ius soli, «come ci insegnano gli Stati Uniti», è da approvare e che celebrerebbe un'unione civile «poichè è legge». Alex Airoldi (Progetto Comune) ha assicurato che farà il sindaco a tempo pieno, che in caso di elezione un assessore sarà Lucrezia Vandoni, il no ai migranti perchè «non abbiamo gli spazi» e il suo no a ius soli e unioni civili, «sono fortemente democratico e cristiano, se legge me lo impone mi adeguo». Anche per l'ex sindaco Teresina Rossetti (Noi con Teresina Rossetti), l'impegno di prima cittadina sarà preso a tempo pieno, ma è troppo presto per anticipare il nome di un possibile assessore. Favorevole all'accoglienza di migranti «con regole di convivenza precise» e allo ius soli, Rossetti ha detto che non sa se sarebbe felice o meno di celebrare un'unione civile, «ma essendo il sindaco di tutti, e quindi anche di queste persone, lo farei». Non farebbe il sindaco a tempo pieno, invece, Fabio Tomasoni (Noi per Cerro Maggiore e Cantalupo – Casa Pound). Troppo presto, poi, per Tomasoni, anticipare il nome di un assessore. Secchi no a migranti, ius soli e unioni civili. L'ex sindaco Antonio Lazzati (Insieme con Antonio Lazzati), invece, ha garantito che sarebbe disposto a rivestire la fascia tricolore a tempo pieno, ma non ha anticipato il nome di nessun possibile assessore. Favorevole all'accoglienza, «con spazi, educazione e rispetto delle leggi», Lazzati ha dato il suo parere positivo anche sullo ius soli. Sulle unioni civili, invece, ha risposto: «due coppie che conosco mi han chiesto se avrei celebrato per loro e sì, per loro ne sarei felice». Non ancora certo se affrontare l'avventura da sindaco a tempo pieno Edoardo Martello (Movimento 5 Stelle), che invece ha già le idee chiare su un possibile assessore: Raffaella Terraciano. Il pentastellato si è detto disponibile all'accoglienza, all'interno di regole rigide, allo ius soli e alle unioni civili. Non ancora certa per ricoprire la carica a tempo pieno, infine, anche Nuccia Berra (Centrodestra unito), che non ha anticipato il nome di un possibile membro della giunta. «Ni» sui migranti: dovrebbero essere «pochi e molto controllati». Ferma contrarietà allo ius soli e alle unioni civili. «Sono profondamente cattolica e praticante – ha spiegato Berra -, per me il matrimonio è tra uomo e donna. Ma se la Legge mi imponesse di celebrare un'unione civile, lo farei»

DISCARICA: CORO DI NO. Un argomento che mette tuttid'accordo. Tutti i candidati, come già anticipato all'incontro alle Acli, sono assolutamente contrari alla riapertura della discarica.

AMCEM. L'azienda multiservizi di Cerro Maggiore e la sua gestione sono stati uno dei punti più caldi della passata amministrazione. I giornalisti di Settegiorni hanno chiesto ai sette aspiranti primi cittadini di Cerro Maggiore cosa hanno intenzione di fare a riguardo. Per Antonio Lazzati la via sarebbe la chiusura di Amcem e ha ricordato l'esposto fatto alla Procura di Busto Arsizio per chiarire le situazioni gestionali, Edoardo Martello, invece, ha invitato i cittadini a informarsi a riguardo, andando a rivedere il "famoso" consiglio comunale del 13 dicembre 2016, «a tratti grottesco», in cui si discuteva dell'approvazione del bilancio della multiservizi, Nuccia Berra, invece, ha sostenuto come l'occasione non fosse adatta alla  polemica, ma ha ricordato, come fatto nel volantino diffuso in questi giorni in paese, le situazioni contrastanti che si sono generate con la vecchia amministrazione di Amcem e l'attuale, con una notevole aumento di attivo in bilancio. Piera Landoni non ha voluto entrare nella discussione, ma ha ribadito la necessità di Amcem, perchè partecipata che dà servizi e, anzi, che sarebbe da rafforzare. Nella sua idea, però, non ci sarebbe più un amministratore unico, come accade finora, ma un CDA gratuito e una commissione di controllo e indagine. D'accordo sul potenziare i servizi offerti da Amcem anche Alex Airoldi, che ha portato l'esempio della gestione del cimitero. Il candidato di Progetto Comune ha poi invocato chiarezza sulla questione. E la palla è stata raccolta da Teresina Rossetti, l'ex sindaco, che ha ribadito come i dissapori su Amcem siano stati uno dei motivi politici che ha portato alla fine della sua amministrazione. L'ex prima cittadina ha ripercorso i giorni che hanno portato al crollo della giunta: tutto sarebbe partito con il rinvio (doppio) dell'approvazione del bilancio 2015 di Amcem. Da controlli effettuati, ha spiegato Rossetti, sarebbero emerse irregolarità che hanno portato allo strappo nella fiducia del sindaco verso l'allora amministratore, Donato Barbano. Nel 2017, dunque, Rossetti ha proceduto a nominare un nuovo revisore dei conti e un nuovo amministratore. «Ho deciso di togliere l'incarico – il commento di Rossetti – anche se sapevo benissimo che mi sarebbe costato il posto». A chiudere il giro dei sette candidati, Fabio Tomasoni: il candidato supportato da CasaPound ha chiosato: «Le polemiche non ci interessano. Quanto successo nel passato sarà la magistratura a dare la sua risposta. Riguardo alla farmacia penso che sia importnte dare servizio ai cittadini anche nelle ore notturne e festivi».

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Pubblicato il 05 Giugno 2018
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