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Nerviano vuole vendere le quote di Accam nel 2019

A pesare sulla scelta dell'amministrazione, ci sono i numeri dei bilanci di Accam e il suo non essere più considerabile società in-house

Nerviano vuole uscire da Accam. Il Comune ha intenzione di vendere le sue quote nel 2019. L'annuncio è arrivato durante il consiglio comune di ieri sera, giovedì 20. Decisa la linea della maggioranza targata Lega,GIN e Con Nerviano: dismettere le sue partecipazioni dal gennaio prossimo.

«Dispiace perchè Accam è stata una risorsa per il territorio. Ricordo, come già stato detto, che Nerviano fu tra i cinque soci fondatori della società – il commento del sindaco Massimo Cozzi . E' indubbio che una fine del genere della società spiace anche a noi». Tuttavia, a pesare sulla scelta dell'amministrazione, ci sono i numeri dei bilanci di Accam e il suo non essere più considerabile società in-house.

Differenti le reazioni dai banchi dell'opposizione. C'è chi, come il consigliere Sergio Parini (Scossa Civica), che fu presidente di Accam tra il 2004 e il 2007, guarda con dispiacere la piega degli eventi: «Siamo al capitolo finale di una conduzione sciagurata di una società, che non dimentichiamo, negli ultimi dieci anni per una serie di motivazioni, si è arrivati senza fare interventi sostanziali sull'impianto a una situazione in cui si è svalutato di fatto il patrimonio di Accam portando il valore patrimoniale a forse un decimo di quello che era in orgine e il passaggio successivo è quello della dismissione e vendita delle quote. Quando si vende qualcosa, c'è qualcuno che acquista e se c'è chi acquista c'è un interesse». Parini, poi, ha sottolineato come con Accam non si sia mai vissuta un'emergenza rifiuti sul nostro territorio e ha posto l'attenzione su una questione delicata: nel momento in cui ci si rivolgerà a un altro inceneritore, va tenuto conto del costo di trasporto dei rifiuti verso questa nuova destinazione, sicuramente più lontana della struttura di Borsano (Busto Arsizio). Un richiamo all'attenzione sui costi è arrivato anche da Daniela Colombo (Tutti per Nerviano), che si è astenuta dalla votazione. Astenuta anche Edi Camillo (Movimento 5 Stelle), che ha affermato come Accam sarebbe potuta essere una risorsa, ma solo se avesse funzionato bene e ha ribadito la pericolosità per la salute di un inceneritore. Astenuti, infine, anche i consiglieri di Nerviano in Comune Enrico Fontana e Sara Codari, con il capogruppo Fontana che ha sottolineato come sia difficile dare una valutazione serena sul caso.

La scelta di vendere le quote è strada che stanno intraprendendo anche altri Comuni. Da ultimo San Vittore Olona.

Redazione
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Pubblicato il 21 Dicembre 2018
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