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PD in massa all’attacco del “Carroccio” di Fratus

Consiglieri democratici scatenati nel tentativo di bocciare le linee programmatiche, comunque approvate - Show di Grattarola nelle interrogazioni...

Appassionati di storia legnanese, rubiamo l'immagine alla battaglia di Legnano. Ieri sera, martedì 12 settembre, in effetti, abbiamo rivisto Gianbattista Fratus, sindaco leghista, nelle vesti di un moderno Alberto da Giussano in difesa di un ipotetico Carroccio e di un programma quinquennale dall'attacco una opposizione a sua volta guidata da uno scatenato gruppo democratico che ha cercato di smontarlo punto per punto.

I cinque consiglieri del PD si sono suddivisi il compito di abbattere il Carroccio comunale, suddividendosi gli argomenti. Monica Berna Nasca si è occupata di cultura, politiche sociali e istruzione. Rosaria Rotondi di contraddire con i numeri l'accusa di una "Legnano rimasta ferma negli ultimi cinque anni". Sara Borgio ha criticato Fratus sui temi della mobilità e dello sport. Federico Amadei ha mosso rilievi sulle società partecipate. Umberto Taormina si è battuto per la scarsa trasparenza amministrativa che emerge dalle linee programmatiche.

In sintesi, nella dichiarazione di voto da parte di Rosaria Rotondi, il PD ha accusato l'attuale amministrazione di aver presentato un documento con tante, troppe omissioni e contraddizioni; un programma carico al contrario solo di promesse elettorali; un piano dal quale non emerge in maniera chiara quale sarà il percorso della Giunta Fratus nel prossimo quinquennio.

Se Daniele Berti (Movimento X Legnano) ha poi manifestato delusione per un programma che dimentica tanti progetti, Marina Gusmeri (Insieme per Legnano) non ha per nulla gradito l'attacco alla precedente amministrazione Centinaio, definendo "accuse pesanti" le prime pagine del documento.

Nelle premesse del dibattito e nella sua conclusione, il sindaco Fratus, da parte sua, ha spiegato che questo è un programma già approvato dall'elettorato legnanese con le ultime elezioni e i cui dettagli verranno circostanziati nei prossimi tre mesi quando dovrà essere presentato il documento unico di programmazione: "Il nostro obiettivo –  si è così difeso Fratus, attaccando – è una Legnano trainante e non al traino del territorio. La nostra città del domani sarà costruita su programmi a lunga scadenza, per raggiungere una vera posizione di leader nell'Altomilanese. Lavoreremo sul tessuto sociale della città, con attenzione al mondo del lavoro, alla cultura, alla disabilità, all'organizzazione amministrativa per una minore burocrazia, all'associazionismo e al volontariato".

La delibera è stata approvata con i voti della maggioranza, mentre l'opposizione si è divisa con le tre astensioni di Berti, Grattarola e Corio (quest'ultimo, Legnano al Centro) e i sei voti contrari del gruppo PD e di Insieme per Legnano.

La seduta è stata aperta con un minuto di silenzio in ricordo di Bruno Gulotta, legnanese ucciso dai terroristi a Barcellona, e del militante di Insieme per Legnano Ivano Bressan, scomparso in agosto.

Di nuovo protagonista assoluto nelle interrogazioni, il pentastellato Andrea Grattarola ha portato in aula problemi relativi alla grave (ma non troppo per l'assessore Ilaria Ceroni) situazione degli alloggi Aler, alla insicurezza dei giardinetti di corso Italia (dove secondo l'assessore Maira Cacucci servirebbe l'attivazione di un Controllo di vicinato da affiancare alla presenza delle Forze dell'Ordine e alla esistente videosorveglianza), alla manutenzione dei marciapiedi (secondo l'assessore Laura Venturini, un progetto esiste tuttavia appare poco per la vastità del territorio) , ma anche con la mozione finale la pericolosità della via per Canegrate, teatro recente di un incidente mortale. Grattarola mancherà di esperienza e sarà impreciso nella terminologia, ma almeno fino adesso è il consigliere che più di ogni altro porta la quotidianità dei legnanesi in aula, sollevando dibattiti altrimenti poco presenti a Palazzo. Cosa ci riserverà la prossima volta? Nessun consiglio, ci pensa già lui (e i suoi suggeritori). Tranquilli.

Suggeritore è stato anche Letterio Munafò (Forza Italia). Ha dato consigli utili al presidente Antonio Guarnieri, ha dato lezione di politica proprio al giovane Grattarola, ha di nuovo centrato il suo "bersaglio" preferito, la collega di opposizione Rosaria Rotondi, ha confermato insomma il ruolo di trascinatore della maggioranza. 

Approvate le delibere sulle commissioni consiliari e le circoscrizioni. I dettagli in giornata.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Settembre 2017
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