Sala piena ai Molini Marzoli per l’ultima sfida tra i cinque candidati sindaco, organizzata daVareseNews e moderata dai giornalisti Orlando Mastrillo e Marco Corso. Emanuele Antonelli (centrodestra), Andrea Brasca (Movimento x Busto), Gianluca Castiglioni (centrosinistra), Luigi Genoni (5Stelle) e Alberto Rossi (sinistra) hanno risposto a diverse domande, presentando la loro idea di Busto, prestandosi anche al “gioco” che chiedeva loro di riconoscere luoghi della città da alcune foto. 

Presentati in video da amici e conoscenti, gi aspiranti primi cittadini hanno parlato di lavoro, sociale, di bellezza, rivolgendo ai cittadini il loro ultimo appello al voto. 

Tra le domande interessante quella che aveva come obiettivo quello di far uscire o candidati dal busto-centrismo. Tutti e 5 i canditati hanno preso a riferimento la Città Metropolitana come territorio a cui approdare e all'interno del quale avere un peso rilevante. Ricordiamo che Busto aveva già chiesto di entrare nella Città Metropolitana ma la richiesta era rimasta tale. Dalle altre città, Antonelli prenderebbe a modello Legnano per la movida e Varese per l’eleganza, Luigi Genoni invidia la vivibilità delle altre città, Alberto Rossi vorrebbe più aree verdi, Andrea Brasca vorrebbe prendere spunto dal nuovo ospedale di Legnano e punta alla riqualificazione delle zone industriali all’interno della città. Gianluca Castiglioni, invece, ha sottolineato le “peculiarità di Busto e le eccellenze da cui ripartire” dando importanza al tema della cultura e dello sport .

La serata si è conclusa con due domande raccolte tra i cittadini sul pagamento dell’occupazione del suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali, tra burocrazia ottusa e bisogno di fare cassa, e sulla città dei bambini. L’appello finale dei candidati ha rivelato la tensione tra Movimento per Busto e Movimento 5 Stelle con i candidati Brasca e Genoni che si sono pizzicati a vicenda. Ultime scintille prima del voto del 5 giugno.