La sala civica di Garbatola era colma. Le persone si sono accalcate sulle porte. Acclamazioni e incitazioni da stadio. Il clima elettorale è entrato nel vivo a Nerviano e ieri sera, giovedì 19, sono state davvero tantissime le persone che hanno partecipato al confronto tra i 4 candidati sindaco del comune dei "co quadar", al voto domenica 5 giugno. Ad organizzare l'incontro l'Osservatorio senso civico di Nerviano in collaborzione con Nerviano Web Tv e Lombardia Web Tv.

Tredici domande secche e un minuto e mezzo disponibile per la risposta di ogni candidato. I quattro aspiranti primi cittadini si sono affrontati su temi come aggregazione dei giovani e degli anziani, associazionismo e sport, situazione degli edifici scolastici, rilancio di negozi e attività commerciali, mobilità sostenibile, consumo di suolo, situazione del "Fungo" di Garbatola, emergenza profughi, sicurezza, servizi alla comunità, valorizzazione dei monumenti storici cittadini e trasparenza e comunicazione.

Il confronto si è accesso sul tema del "sindaco a tempo pieno o parziale". Edi Camillo, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, Massimo Cozzi, candidato di Lega Nord, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano e Daniele Cozzi, candidato di Nerviano in comune hanno affermato che lavorerebbero come primi cittadini a tempo pieno. Unica nota fuori dal coro quella di Sergio Parini, aspirante sindaco della coalizione Gente per Nerviano, Scossa Civica e Tutti per Nerviano. «Per fare il sindaco è fondamentale la programmazione – ha spiegato Parini, unico tra i candidati ad aver già ricoperto la carica di sindaco dal 1994 al 2003 -. La passione per mia città non la misuro in ore. Farò il sindaco a tempo parziale. Inoltre, un sindaco a tempo parziale costa la metà. A Nerviano non c'è tempo per fare tirocinio o fare esperienza».

Secche le risposte degli altri tre candidati in corsa: tutti hanno affermato che prenderebbero lo stipendio minimo previsto. «Nessuno é nato imparato – ha aggiunto Massimo Cozzi -, per questo in modo umile ho detto che serve tempo per imparare». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Daniele Cozzi, che ha commentato: «Nessuno fa il sindaco per guadagnare ma lo fa per amore del proprio paese. Non vuol dire che chi non ha mai fatto il sindaco non possa esserne capace».

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