«La violenza è democratica, colpisce tutte»: Laura Corpaccini, presidente Filo Rosa Auser Legnano, dipinge così la situazione attuale della violenza sulle donne, proprio per sottolineare che nessuna può sentirsi esente dall'argomento e tutte possono fare molto per contrastare il fenomeno. 

A Legnano, da gennaio al 30 ottobre, hanno contattato il Centro Antiviolenza 64 donne, di cui 55 sono state prese in carico. Tra queste anche 12 donne che avevano abbandonato il percorso e sono tornate a bussare alla porta del Centro per riprendere da dove avevano lasciato. Le donne non prese in carco invece sono quelle che dopo un primo contatto, non si sono più presentate a colloquio o non hanno più richiamato: «Il tasso di abbandono precoce è del 30%, ma chi porta avanti il proprio percorso di norma lo fa con esito positivo» sottolinea Corpaccini. 

Solo 3 donne su 55 sono arrivate con una denuncia già sporta alle Forze dell'Ordine, mentre il 30% lo ha fatto dopo la presa in carico da parte dell'Auser. Attualmente sono ancora 21 i casi aperti, che vedono due donne messe in protezione altre due alloggiate in housing. 

La maggior parte delle donne è del Legnanese: il 70% sono italiane, seguite da africane e asiatiche. L'età media è di 35 anni, con una scolarità alta (licenza media o diploma) e un livello medio di reddito. A maltrattare è di solito il marito con violenza psicologica (48%), fisica (37%) ed economica (23%). Alta inoltre la percentuale (62%) dei casi in cui ad assistere alla violenza vi sono anche i figli minori.

Importanti i risultati, nel complesso, ottenuti dalla rete dei 51 comuni, aiutati anche da un finanziamento di 87mila euro da Regione Lombardia. «Noi cerchiamo di fare in modo che ci siano meno scarpette rosse (simbolo della violenza sulle donne, ndr) e più scarpette verdi, colore di speranza» conclude Laura Corpaccini. 

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