Specchio parabolico inclinato tra via Quadrio e via Rossini a Legnano: rischio sicurezza alla guida
Un lettore ci ha segnalato lo specchio parabolico piegato da giorni in via Rossini, una situazione che mette gli automobilisti in difficoltà all’incrocio verso la stazione

Il palo con specchio parabolico posizionato all’incrocio tra via Quadrio e via Rossini a Legnano risulta piegato e inclinato da oltre una settimana. A segnalarcelo è un lettore che precisa: «Ciò compromettendo la visibilità in un punto particolarmente delicato per il traffico locale. La mancanza di visuale rende più difficoltosa l’immissione dei veicoli in direzione stazione, aumentando il rischio di incidenti». In sintesi lo specchio, inclinato e fuori asse, non consente più agli automobilisti provenienti da via Quadrio di avere una visione chiara del tratto di via Rossini. «Il problema si aggrava per la presenza ricorrente di mezzi in sosta lungo la carreggiata, spesso di grandi dimensioni, che ostruiscono ulteriormente la visuale – sottolinea il lettore nella sua segnalazione -. In queste condizioni, chi guida è costretto ad avanzare senza avere pieno controllo della strada, con il pericolo di impatti con altri veicoli o, peggio, con ciclisti e conducenti di monopattini elettrici, che transitano velocemente e in silenzio. Non è chiaro se il piegamento del palo sia stato causato da un atto vandalico o da una manovra maldestra di un veicolo. La zona, infatti, non è coperta da videosorveglianza. Proprio la mancanza delle telecamere, più volte annunciate anche per il vicino parchetto nell’ambito del programma di riqualificazione, rende impossibile risalire alle responsabilità e applicare eventuali sanzioni».
Da qui l’appello per un intervento urgente di sistemazione: «È evidente la necessità di un intervento per raddrizzare il palo e ripristinare la piena funzionalità dello specchio parabolico – afferma il lettore -. L’auspicio è di un controllo costante del territorio da parte dell’Amministrazione con iniziative solerti per il ripristino delle condizioni “minime” di sicurezza collettiva».
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