“Referendum sì, referendum no”, il pensiero del Circolo Socialista Giacomo Matteotti
"Il referendum è un istituto previsto dalla Costituzione, andare a votare per esprimere un si o un no, è un diritto /dovere, farlo in maniera informata e consapevole in libertà, è segno di una democrazia matura", il pensiero dei socialisti dell'Ovest Milano Metropoli

Nelle giornate dell’ otto e del nove giugno gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimere con un si o con un no ai quesiti posti nei cinque referendum , di cui quattro in materia di lavoro , uno per diritto alla cittadinanza, proposti da alcuni sindacati confederali e sostenuti in parte da partiti politici ieri della maggioranza di governo, e oggi all’ opposizione. I nodi posti dai promotori dei referendum , non avendo trovato soluzione nelle sedi naturali , per loro competenza, tra le parti sociali sindacati e datori di lavori, né al senato né al parlamento , e senza entrare nel merito , nell’insieme loro, oggettivamente dal punto di vista sostanziale non sono stati in grado di svolgere la loro funzione, di mediare le distanze di legittimi interessi di parte, di fatto rinunciando alla responsabilità di rappresentanza di democrazia delegata chiedendo , agli italiani di esprimersi, scaricando a loro la responsabilità tramite lo strumento di democrazia diretta quale è il referendum.
D ‘altra parte già in passato questa classe politica nel suo insieme ha mostrato i propri limiti , scaricando responsabilità oggettive su governi tecnici, evidenziando poi il proprio limite nel non assumersi la responsabilità di scelta del nome della prima carica dello Stato, ( senza nulla togliere all’attuale Presidente Mattarella), che hanno loro dovuto pregarlo affinché rimanesse in carica. L’invito all’astensione per non fare raggiungere il quorum dai non sostenitori dei referendum, è grave, non responsabile e per nulla dignitoso, ma lo è ancora di più , quando è assunto da chi ricopre la seconda carica dello Stato e quella di vicepremier, legittima è la libertà di pensiero, ma di certo non incoraggiante per la nostra democrazia che già soffre di astensionismo cronico come ben risaputo.
Il referendum è un istituto previsto dalla Costituzione, andare a votare per esprimere un si o un no, è un diritto /dovere, farlo in maniera informata e consapevole in libertà, è segno di una democrazia matura perché altrimenti si scivola in comportamenti della così detta ”costituzione materiale”verso” democrazie populiste e neoautoritarie,” (una contraddizione in termini)” come ve ne sono del resto nell’UE, con ammiratori anche nell’attuale maggioranza politica. Se è indetta una consultazione, le regole sono quelle di competere , misurarsi, dire la propria e accettare ciò che dirà la maggioranza, trafficare per farla fallire perché non gradita è segno evidente di anti democrazia. Per non dimenticare, non è la prima volta che in occasione dei referendum, vi sono stati appelli di questa sorta.
La classe politica ha il dovere di parlare sempre in maniera responsabile verso un elettorato che ha il diritto di criticarla “punirla” mandandola poi a casa alla prima occasione opportuna. La società italiana deve evitare derive di “mussolinizzazione” la democrazia è costata sacrifici , pagando il prezzo , con la vita di giovine donne, uomini e genti di ogni età .
La democrazia va salvaguardata, difesa, va fatta crescere con il contributo di tutti, non ribattendo nel contraddittorio con uscite infelici che chiaramente non ci sorprendono
Circolo Socialista Giacomo Matteotti Ovest Milano Metropoli
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.