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Storie di Sanità: “I bimbi non devono ammalarsi al pomeriggio, ma alla mattina”

medico

2 Dicembre 2022

Buonasera direttore , in questi giorni ho letto attentamente gli articoli che evidenziano lo stato di estrema difficoltà in cui versa il pronto soccorso dell’ospedale di Legnano. Sono reduce da un paio di esperienze e non posso che sottolineare e confermare quanto riportato. Scrivo però questa mail per raccontare l’esperienza vissuta in questi giorni con la “pediatra” di mia nipote di 3 anni. In questi giorni ha avuto dei picchi di febbre molto alti, fino a raggiungere 41 gradi! La pediatra , ovviamente, non risponde durante il pomeriggio alle chiamate perché di default risponde al telefono dalle 8.45 alle 10.00. Da qui, utilizzzando la saggezza che mi contraddistingue in quanto nonno, ho spiegato a mia nipote che deve ammalarsi non al pomeriggio ma alla mattina, possibilmente entro le 10! La mattina dopo ben 48 telefonate, il telefono era perennemente occupato, la dottoressa, bella serafica, ci comunica che la bambina, con 41 di febbre, deve essere portata in ambulatorio! Nessuna alternativa e nessuna possibilità di ricevere una visita domiciliare! Ovviamente poi si scrivono fiumi di articoli sui pronto soccorso pieni di gente che potrebbe tranquillamente essere curata a domicilio.
Come abbiamo risolto? Semplice, aprendo come al solito il portafoglio e pagando un pediatra privato, che fortunatamente ci ha sollevato da una preoccupazione. Mi chiedo la ” dottoressa ” in questione non ha tempo? Ha troppi mutuati? Penso che sia un modo estremamente superficiale di svolgere una professione così delicata. Naturalmente lo stipendio mensile arriva mese dopo mese ed in funzione dei mutuati “assistiti”, ma il livello di servizio che dovrebbe garantire è estremamente insoddisfacente. Aggiungo che mio padre svolgeva la professione di pediatra ed ho ben in mente quante volte l’ho visto alzarsi di notte, vestirsi e correre per visitare i bambini in difficoltà. Ha lasciato un bel ricordo nei suoi pazienti oramai diventati grandi! Non penso che la “pediatra” di cui sopra lascerà mai una traccia del proprio operato.
Che il buon Dio ci salvi da questo tipo di medici.
La ringrazio e le porgo i migliori saluti
Marco

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