‘Se ho dichiarato ai giornalisti che non ho uno spazio alternativo per effettuare il concerto in caso di pioggia, Lei mi deve credere – prosegue Agrati- . Infatti, non esiste ora a San Vittore Olona una struttura che sia autorizzata ad ospitare oltre cento persone contemporaneamente. Ciò lo si deve certamente a tutti gli amministratori che ci hanno preceduto (nessuno escluso) e alle leggi che cambiano continuamente al punto di impedirne l’utilizzo. Non credo sia il caso di elencarne i motivi tanto penso che Lei li conosca, piuttosto mi chiedo come possa aver fatto a svolgere la Sua attività per ben cinque anni in locali non a norma. Noi stiamo provvedendo’.

‘Per quanto riguarda i costi – conclude Agrati – Lei si è limitata ad affermare che l’importo pagato per il concerto della scorsa edizione sarebbe stato di sole 3.800 euro. Ebbene, ciò non corrisponde al vero, a quella cifra bisogna aggiungere quanto ci è costato l’allestimento e lo sgombero delle sedie per il pubblico per mezzo del personale di una cooperativa, il posizionamento dei WC chimici all’interno del parco, l’addobbo floreale del palco stesso, gli inviti e quant’altro è servito per la riuscita della manifestazione. Ad essere ottimisti si è oltrepassato l’importo di 4.500 euro. Si tratta indubbiamente di una cifra importante e non mi sono sentito autorizzato a “bruciare”, in caso di mancata esecuzione del concerto, preziose risorse pubbliche’.