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SOCIETA' DI CALCIO DILETTANTISTICHE: TROPPA SUPERFICIALITA' NEL GESTIRE I RAGAZZI

18 Novembre 2009

Egregio direttore,
vorrei proporre all'attenzione sua e dei lettori legnanesi un problema che, non solo mi è stato rappresentato da molti concittadini, ma che ho avuto modo di rilevare personalmente: le scuole calcio ( o presunte tali) delle squadre dilettantistiche legnanesi.

Molti genitori affidano ai responsabili di queste società i loro pargoli nella speranza che non solo insegnino loro i rudimenti del calcio, ma che li facciano crescere impartendo sani principi sportivi di lealtà, correttezza ma soprattutto solidarietà. Ciò presupporrebbe la presenza, in tali strutture, non dico di psicologi, ma almeno di persone in grado di interagire con quel complesso panorama che è la psiche infantile. Invece una desolazione: allenatori (meglio dire sedicenti tali) assolutamente inidonei a rivestire tale ruolo; continue discriminazioni fra i bambini;vere e proprie azioni di ‘mobbing’ che andrebbero poste al vaglio della magistratura.

Che dire inoltre del continuo svilimento del decubertiano ‘l'importante non è vincere ma partecipare’. Il tutto in cambio di richieste di quote di iscrizione certamente non modiche giustificate con la necessità di acquisto vestiario,salvo poi scoprire che si tratta ,spesso,di capi di abbigliamento usati e riciclati. So per certo che i responsabili di tali società beneficiano di contributi comunali e quindi pubblici che imporrebbero da parte degli amministratori almeno il dovere di verificare la fine che questi soldi fanno. Non solo ma come tutte le strutture dove vengono ‘trattati’ bambini effettuare controlli  sul rispetto dei più elementari principi delle norme igienico sanitarie.

Ma torniamo al dato più dolente: come vengono trattati  i bambini. Le lamentele più ricorrenti sono:
– evidenti favoritismi a favore di figli, nipoti, e via dicendo di dirigenti, amici dei dirigenti e via discorrendo ;
– mancanza di istruttori;
– mancanza di personale competente ( gli allenatori ed i preparatori atletici sono privi di qualsivoglia titolo professionale);
– continui episodi di discriminazione;
– bambini che accusano disturbi psicologici a causa di comportamenti discriminanti.

Come vede caro direttore, non ho fatto,volutamente, i nomi delle società dove tali fenomeni sono più vistosi. Mi limito a dire che si tratta forse di quelle più blasonate,ma per tutte vale il detto : chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Ma poi,vorrei anche dire ma siamo sicuri che si tratta veramente di società no profit? Per carità non voglio criminalizzare nessuno,anzi tanto apprezzamento e rispetto di quanti in maniera assolutamente gratuita prestano la loro opera al servizio di queste società, e sono tanti, ma siamo veramente sicuri che nessuno , come si suol dire ‘ci marci’?

Adesso ho solo voluto gettare un sasso nello stagno per sensibilizzare l'attenzione sul problema. Più avanti si vedrà invece se investire ufficialmente le autorità competenti con documenti alla mano.

Un cordiale saluto

LETTERA FIRMATA

Ovviamente lasciamo ampia possibilità di replica ai dirigenti calcistici e alle persone ed enti che si sentono coinvolti nel problema.
 
Da parte nostra vorremmo sottolineare due punti:
– a Legnano e zone esiste una vastissima possibilità di scelta e non crediamo proprio che tutte le società di calcio siano di profilo tanto basso, come quello descritto nella lettera. Forse, basterebbe cambiare… indirizzo.
– se, oltre a farli giocare a calcio, si desidera una migliore crescita dei propri ragazzi, forse, più che in una scuola di calcio, basterebbe recarsi in un oratorio oppure in un centro giovanile dove il pallone è sempre di casa e dove si può anche trovare maggior attenzione per l'aspetto umano e sociale.

Rimane, è vero, il problema di chi gestisce società come fossero casa propria e di chi non ha competenza in materia tanto delicata. Lasciati soli eviterebbero di fare danni. Eppure, trovano continuamente chi dà loro fiducia. Perchè? Forse è in questa domanda che si deve trovare la soluzione del problema.

Legnanonews

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