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QUARTIERE S.PAOLO: LA “ TRATTA ” DEL TERRITORIO

1 Luglio 2010

In relazione a quanto ‘ventilato’ di recente, per ciò che riguarda un possibile insediamento industriale sul territorio di Legnano, queste alcune considerazioni del Gruppo Quartiere S.Paolo:

Prima ancora che quanto discusso in questo comunicato diventasse oggetto di attenzioni la nostra Associazione aveva manifestato perplessità in merito al ritardo della pubblicazione del “Documento di Piano” che, a oggi, non è ancora stato pubblicato dall’Amministrazione Comunale di Legnano. Apprendiamo, dalle voci nei sottoscala e dalla stampa locale, quanto l’Amministrazione non ha avuto il coraggio di palesare negli incontri svolti con la nostra Associazione durante i quali abbiamo cercato di confrontarci su tematiche importanti per il nostro Comune ed in particolare in merito alla questione del “consumo di territorio”.

Apprendiamo ora quanto l’Amministrazione ha sottaciuto negli incontri organizzati dalla stessa (gli incontri rientrano nel metodo previsto a livello regionale) seguendo il percorso che deve condurre alla realizzazione del PGT (il nuovo “piano regolatore”, per capirci) col proposito di rendere partecipi i Cittadini alle scelte che condizioneranno il futuro della propria città.

Ma di cosa ci stiamo preoccupando ? Parliamo di un’operazione che vedrebbe “bruciare” qualcosa come circa 600.000 metri quadrati di verde territorio comunale, a ridosso del quartiere S.Paolo, per la realizzazione di un insediamento di capannoni e capannoncini: operazione della quale nessuno dell’amministrazione ha mai parlato, operazione della quale nessun gruppo imprenditoriale o gruppo di imprenditori ha mai manifestato l’esigenza malgrado, per quanto sopra, le occasioni pubbliche per farlo non siano mancate.

Interventi sul territorio e a maggior ragione di questa portata devono essere valutati e discussi in modo chiaro e trasparente con i Cittadini di Legnano perché questi devono “decidere” del futuro della propria città: nessuno ha il diritto o il privilegio, al chiuso in qualche stanza, di speculare sul territorio. L’importanza di quanto sopra è ancor più rilevante se consideriamo le criticità attuali (vedi ad es.viabilità per il nuovo ospedale) e potenzialmente emergenti perché in prospettiva derivanti dai numerosi progetti di edilizia, residenziale e non, già presenti sulla carta (ad es. altre licenze per insediamenti commerciali e impianto trattamento rifiuti).

Sembra paradossale scriverlo ma lo facciamo pur di prevenire la più bassa strumentalizzazione quindi vorremmo, come tutti, che l’altomilanese riuscisse ad esprimere maggiori opportunità d’impiego; ma questo auspicio non è assolutamente incompatibile con la tutela del territorio. Inoltre non siamo contrari a priori ad insediamenti di carattere industriale (ci sono tante aree dismesse oppure capannoni inutilizzati che potrebbero essere impiegati a tale scopo senza sottrarre altro verde al poco che ne rimane) ma auspichiamo che l’amministrazione del “nostro” Comune cambi rotta e si decida ad operare, facendo certo sintesi, ma non prima di avere valutato i reali interessi di “tutti” ascoltando i Cittadini e le parti sociali.

Cordiali Saluti
L’Associazione “Gruppo di Quartiere S.Paolo”

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