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POLITICA E PALIO IN CONTRASTO PER GLI SPAZI IN CITTA? NO, SOLO UN DISGUIDO

29 Maggio 2010


Il Coordinamento Legnanese contro la privatizzazione dell'acqua, denuncia l'episodio d'intimidazione successo la scorsa domenica 24 maggio in Piazza Mercato nei confronti di alcuni militanti del PD impegnati nella raccolta referendaria delle firme.

Alcuni membri della contrada di San Magno, partecipanti alla festa di contrada nello spazio antistante al parco Castello, minacciando l’uso della forza hanno intimato ai militanti PD di spostarsi, per impedire loro di presidiare il proprio spazio regolarmente concesso dal Comune. Si è dovuti ricorrere all'intervento della polizia municipale per vedersi riconoscere il diritto ad esprimere un diritto costitutivo fondamentale.

Il Coordinamento Legnanese oltre a solidarizzare per l'episodio inqualificabile, invita l'amministrazione comunale ed il consiglio comunale tutto a prendere le distanze e a condannare nettamente l'episodio antidemocratico che nulla a che vedere con i principi della nostra costituzione.

Il Coordinamento Legnanese contro la privatizzazione dell'acqua.
(Federazione della Sinistra, Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Verdi)

Interpellato, il gran priore della contrada S.Magno, Roberto Clerici, si è così espresso: ‘ La mattina di domenica 23 maggio alcuni addetti di Contrada che dalle prime luci del mattino erano al lavoro per la manifestazione, stavano ultimando la sistemazione delle auto del nostro sponsor nella rotonda dove era stato innalzato un portale gonfiabile con la pubblicità della Festa del Cavallo e il logo dello sponsor. I militanti del partito che lei rappresenta si erano già posizionati nella zona di fronte al portale. E sin qui nessuna obbiezione. In un secondo tempo si sono spostati negli spazi destinati alle auto dello sponsor. Invitati a riprendere la posizione iniziale, è stato opposto un netto rifiuto adducendo la scusa del sole.
A questo punto sono stato chiamato in qualità di responsabile della Contrada e ho parlato molto tranquillamente con una giovane signorina e con un gentile signore con occhiali da sole ed un elegante cappello di paglia, spiegando loro che quella posizione era destinata allo sponsor e che non gradivamo avere insegne di partito all’ingresso della manifestazione per non creare inutili confusioni.
E’ qui che è intervenuto un altro militante che senza mezzi termini affermava con “ tono piuttosto perentorio” che avendo il permesso da parte della vigilanza, non si sarebbero spostati. Ed è qui che i toni si sono un po’ alterati, ma dopo un ulteriore chiarimento con i miei due primi interlocutori, abbiamo trovato la posizione all’ombra e sempre su un punto di massimo passaggio.
Durante la discussione alcuni passanti si erano fermati e nel momento dello spostamento del tavolo e delle altre attrezzature un signore che stava a cavalcioni su una bicicletta, non conosciuto ne da noi ne da altri presenti e tanto meno appartenente all’organizzazione di Contrada ha appellato i vostri militanti con frasi non proprio civili. Ma assicuro che era un passante che non aveva a che fare con noi. I miei responsabili, che in quel momento hanno preso parte alla discussione, possono avvalorare la mia descrizione dei fatti. Comunque prendendo le distanze da quel cittadino che ha esternato le sue opinioni in modo, ripeto, poco civile, porgo le mie scuse per il fatto increscioso, e spero di essere stato chiaro nell’esposizione dei fatti’.

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