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PARABIAGO: IL COMUNE NON AFFIDERA' PIU' A PRIVATI GLI IMPIANTI SPORTIVI

15 Aprile 2009

Dalla responsabile della comunicazione del Comune di Parabiago, Cristina Masetti, riceviamo e pubblichiamo:
Nella mattinata di mercoledì 8 aprile, l’amministrazione comunale parabiaghese, a seguito di un sopralluogo effettuato dal corpo di Polizia Locale e dai funzionari dello Sportello Unico per le attività produttive, ha avviato nei confronti del signor Walter Ghezzi, titolare della palestra Lucky Gym, un procedimento finalizzato alla verifica del possesso dei requisiti necessari a svolgere l’attività in essere.
 
L’azione, condotta ai sensi della Legge 241/90, si è resa necessaria a fronte della richiesta che Amga Spa, gestore dell’impianto natatorio di via Carso, ha inoltrato al Comune in qualità di titolare dello stesso, invitandolo ad adottare provvedimenti al fine di rendere liberi gli spazi che Ghezzi continua a occupare indebitamente, nonostante la sollecitazione a liberarli entro il 31 marzo.

Affinché il cantiere per la realizzazione della piscina scoperta possa proseguire secondo i tempi stabiliti, occorre infatti che l’impresa sia messa nelle condizioni per poter lavorare liberamente anche all’interno dell’impianto e, precisamente, nella porzione di edificio occupato dalla palestra.

Per far sì che la piscina scoperta possa funzionare dall’inizio di giugno occorre infatti che i gestori vengano in possesso dell’opera ultimata entro il 18 maggio, come suggerisce la tempistica riportata nella documentazione.

Amga aveva da tempo comunicato a Ghezzi il termine del 31 marzo, ma poco prima di tale data quest’ultimo ha reso nota la propria difficoltà nel reperire un nuovo spazio ove sistemare le varie attrezzature per il fitness.

Ciò è comprensibile, perché si tratta di attrezzature ingombranti che, come tali, necessitano di uno spazio considerevole: tuttavia il contratto che il Comune ha stipulato nel 2003 con Amga prevedeva che quest’ultima potesse usufruire di tutti i locali dell’impianto. Ciononostante la società ha permesso a Ghezzi di poter continuare la propria attività, usufruendo, tra l’altro, anche degli spogliatoi della piscina, in quanto la palestra dispone solo di piccoli spazi assimilabili a dei camerini.

Ora, come si diceva, è giunto il momento che il titolare della palestra lasci campo libero ad Amga, per poter permettere la prosecuzione dei lavori per la realizzazione della piscina scoperta.  E se finora anche l’amministrazione ha cercato di comprendere le necessità di Ghezzi e di andargli incontro, adesso non può che unirsi ad Amga in questa richiesta peraltro legittima.

‘Memore di esperienze passate non particolarmente soddisfacenti- spiega il sindaco Garavaglia- quest’amministrazione non intende più affidare a privati la gestione degli impianti sportivi. Il privato infatti non sempre persegue obiettivi uguali a quelli dell’ente pubblico. La gestione di un ente come Amga ci sembra invece maggiormente allineata con i nostri intendimenti’. 

Tornando al sopralluogo di ieri e al procedimento avviato, Ghezzi avrà dieci giorni di tempo per presentare la documentazione richiestagli. Qualora la stessa non dovesse risultare conforme, il procedimento proseguirà il suo iter attraverso l’emanazione di un’ordinanza d’immediata chiusura dell’attività medesima.

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