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NUOVO OSPEDALE: PER S.E.L., SI ARRIVERA’ PRIMA A PIEDI!

29 Luglio 2010


Riceviamo e pubblichiamo:

A settembre, così dicono le notizie ufficiali, comincerà ad operare il nuovo ospedale di Legnano sito nel quartiere San Paolo. Il costo dell’opera supererà abbondantemente i 155 milioni di euro preventivati. Ne bastava un quinto per rendere efficiente nello stesso modo il vecchio ospedale. Il nuovo ospedale è stato pagato in parte con soldi pubblici ed in parte con soldi privati ed è considerato dai mercanti della salute un gioiello della sanità lombarda.

“Non è più il paziente a girare per l’ospedale ma l’ospedale a girare intorno a lui”. Con queste parole il Presidente Formigoni ha inaugurato la nuova struttura ospedaliera nello scorso febbraio. Peccato, però, che gli abitanti dei Comuni limitrofi dovranno girare parecchio, se non vogliono usare l’auto, per raggiungere il nuovo ospedale. Sì, perché un cittadino di Busto Garolfo, di Canegrate o di qualsiasi altro Comune confinante, per raggiungere il nuovo ospedale dovrà prendere due mezzi: il primo è l’interurbano gestito da Movibus (costo del biglietto, euro 1.80 a corsa), il secondo è quello urbano gestito da Stie (costo del biglietto euro 1.0 a corsa).

In pratica questi cittadini una volta arrivati a Legnano dovranno recarsi ai capolinea delle “navette” con destinazione il nuovo ospedale. La mancanza di un collegamento diretto fra i comuni limitrofi e il nuovo ospedale comporterà una spesa non indifferente per le tasche degli utenti, andata e ritorno costeranno euro 5.60.

Anche i tempi di percorrenza si allungheranno: invece di impiegarci 30/40 minuti con un collegamento diretto, con il cambio del vettore e le eventuali attese, si andrà oltre un’ora di viaggio. Certo che, se le cose rimarranno così, sarà dura convincere i cittadini ad usare i mezzi pubblici in alternativa all’auto. Bisognerà ingrandire il parcheggio!!!

E sì che basterebbe poco per favorire l’uso dei mezzi pubblici, oltre al già citato collegamento diretto dei comuni limitrofi con il nuovo ospedale utilizzando i mezzi interurbani, bisognerebbe introdurre un biglietto integrato a tariffa unica e speciale da e per il nuovo ospedale.

L’amministrazione del comune di Legnano non sta facendo una bella figura: l’ospedale nuovo sta per aprire i battenti e i collegamenti sono ancora per aria. Hai voglia a sostenere, come ha fatto recentemente il vicesindaco di Legnano Gianbattista Fratus, che “l’obiettivo che si pone questa amministrazione è quello di cambiare la mentalità, per aprirsi verso l’uso del trasporto pubblico”… È palese che chi ha scelto di fare il nuovo ospedale in quella zona ha privilegiato il rapporto con Legnano, e quindi non ha minimamente tenuto conto di come realizzare i collegamenti con i Comuni limitrofi.

Ora il rischio reale è che il nuovo ospedale possa trasformarsi da un polo di attrazione eccellente, così come viene definito dai suoi estimatori, in un polo stressato dal traffico.

Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese, grazie anche all’impegno del suo Gruppo di Lavoro sulla Mobilità del Territorio, a settembre alla ripresa delle attività istituzionali, proporrà ai consigli comunali dei Comuni del legnanese ordini del giorno che chiedono a tutte le amministrazioni di richiamare il comune di Legnano, la Regione e la Provincia al superamento delle deficienze che attanagliano la mobilità del territorio legnanese e a prevedere una seria programmazione del trasporto pubblico sovra comunale.

Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese

Per dovere di cronaca e di corretta informazione, teniamo ad evidenziare che non siamo assolutamente in grado di confermare i dati espressi nel messaggio di S.E.L., sia a livello economico (riferito ai costi necessari per la realizzazione dell'ospedale), sia riguardanti il trasporto pubblico.
Dobbiamo piuttosto ricordare l'impegno che l'amministrazione comunale di Legnano, alla quale offriamo come sempre lo spazio necessario per eventuali risposte, si è sempre assunta per affrontare adeguatamente il tema dei mezzi pubblici. In questo senso, è già stata ufficializzata una Linea ‘H’ che da corso Italia, percorrendo via Venegoni e via Novara, collegherà il centro al nosocomio di S.Paolo.
Da segnalare inoltre che i Comuni limitrofi si stanno già organizzando per aiutare i propri cittadini per raggiungere il nuovo ospedale. In particolare, a Rescaldina, sta per essere perfezionato un progetto che, attraverso navette, permetterà specie agli anziani di recarsi al ‘S.Paolo’ senza troppi disagi.
LEGNANONEWS

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