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Nuova Biblioteca: “Vogliamo discutere un po’ del contenuto e meno della scatola?”

8 Agosto 2019

Buongiorno direttore, il dibattito sulla nuova biblioteca si è riacceso a seguito dell'articolo di ieri, dove sono stati presentati i disegni del nuovo progetto (effettivamente un bel esercizio) e l'invito dell'ex 
assessore Venturini ad andare avanti. Premesso che ha tutto il diritto di giudicare la qualità progettuale ed esserne compiaciuta, rimane il fatto che l'architetto, professionalmente, vede le cose come punti, linee e volumi e contesto, e va bene che sia cosi', è il suo mestiere! 
Dall'altra parte, il "Comitato per il no" alla costruzione della nuova biblioteca, proprende da sempre, ad un organico inserimento degli spazi bibliotecari all'interno di strutture gia' esistenti, questo arricchisce il dibattito tra le due visioni del mondo. I cittadini, terzo elemento, vorrebbero che i denari siano spesi per bene, che non sempre vuol dire per il bello e basta, ma magari per servizi più importanti, come il sociale, la cultura e il decoro urbano, la qualita' della vita in tutte le sue sfaccettature.

Provando ad estraniarmi e non essere parte di una o l'altra fazione (ma lo sono), mi domando: sicuri che vogliamo continuare a discutere della scatola e non del contenuto? Gia', perchè fino ad oggi di scatola si è parlato, che sia di cemento o su palafitte, con vetri, spazi, luci e tutto quello che la compone, ma accidenti, il contenuto sono i libri e gli strumenti di conoscenza, non perdiamoli di vista. Dove si dovrebbe davvero investire questo mucchio di denaro previsto invece per la sola scatola? E se questo contenitore costa 100 quando mettiamo sul banco per il centunto?

Sicuramente moltissimi hanno letto e riletto, visto e rivisto il film "il nome della rosa", spendido romanzo di Umberto Eco, e ciascuno ha sicuramente vissuto interiormente l'emozione del vedere questa antica e splendida biblioteca andare distrutta dalle fiamme. Bruciava la splendida archittura ma il dramma vero è che bruciavano i testi, la memoria, l'arte ivi contenuti. Cosi' come si rimane a bocca aperta quando si entra alla biblioteca nazionale Braidense o all'Accademia Ambrosiana, bellissimi spazi il cui vero spettacolo è però la qualità e quantità di testi contenuti e la cura con cui sono gestiti.

D'altra parte, è biblioteca anche l'autocarro che gira nei paesini dell'entroterra, colmo di libri, condotto da un appassionato volontario o qualcosa di piu' organico come la biblioteca mobile A47 di Città del 
Messico.

Quindi sarebbe ora di ritornare a mettre al centro il vero tema: come veicolare al meglio la cultura attraverso tutti gli strumenti di messi a disposizione da un grande progetto di biblioteca?

In una città in cui non si è trovato un soldo per recuperare la piccola e preziosa biblioteca dell'istuto Canossiano, lascito testamentale della fondatrice Barbara Melzi, o altri pregiati angoli della città, come il solarium al parco ILA, sicuri che una volta realizzata la grande opera non manchi la "benzina", intesa come passione, visione e denari, per fare funzionare al meglio quanto investito?

Cordiali saluti

Marco Liss


Egregio Signor Direttore,
abbiamo visto le foto di quella che dovrebbe essere la sede della nuova biblioteca e dell'annesso polo culturale e francamente dobbiamo dissentire da coloro che reputano "bello" l'edificio. Tutto si può dire tranne che sia BELLO. Sarà tale per il suo creatore (del resto ogni scarrafone è bello a mamma soja) o per qualcuno del settore, ma Le assicuriamo che a noi, che facciamo parte della gente comune, ha ricordato una serie di canne fumarie situate in un prato. Sì, proprio le canne fumarie costruite a ridosso delle abitazioni, quando qualcuno decide a posteriori di installare un camino. Inoltre, per chi arriva dal centro, toglie la visione del parco.

Ciò che è ancor più irritante è che quell'edificio sarà costruito (a questo punto, a maggior ragione, speriamo proprio di no) utilizzando il denaro pubblico dei cittadini, compreso il nostro.

Fin dall'inizio delle polemiche sorte in relazione al sito della nuova biblioteca, abbiamo avuto l'impressione che in realtà il nocciolo della questione non fosse quello di garantire e migliorare un servizio ai cittadini, ma fosse piuttosto una presa di posizione cocciuta dell'amministrazione comunale, visto che l'opposizione cavalcava il dissenso. Ciò non tenendo in nessun conto il fatto che in realtà i legnanesi non ne fanno una questione politica, dal momento che i contrari allo sperpero fanno parte di tutti gli schieramenti (potremmo fare nomi e cognomi di molte persone appartenenti a visioni politiche diverse).

Quel denaro si sarebbe potuto spendere in maniera diversa e più proficua.

Dobbiamo ammettere che le note vicende avvenute in seguito ci hanno fatto venire ben altri dubbi in relazione a tale cocciutaggine; del resto un noto personaggio politico diceva che: " A pensar male, si fa peccato, ma ci s'azzecca" .

Concordiamo con quanto scritto dal signor Liss, ossia che bisogna guardare al contenuto dei servizi e non alla scatola che, in questo caso, oltre che costosa, a nostro parere non è neppure bella.

Cordiali saluti. 

Fabrizia Lui
Diego Carfagnini

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