Si tratta di uno sciopero transnazionale, all’insegna del colore giallo e di quel fulminante slogan adottato dai francesi: “ventiquattro ore senza di noi”. Autoctoni e immigrati, uniti nella stessa battaglia di civiltà.

E’ uno sciopero in forma di mobilitazione di chi secondo norma lavora nel nostro Paese, contribuendo al benessere di tutti, di chi lavora in nero, senza regole e senza diritti, subendo vessazioni di ogni tipo, spesso a rischio della vita; e di chi, ancora, si arrabatta giorno dopo giorno per sopravvivere, preso di mira continuamente e apertamente, dalle pulsioni xenofobe e razziste che avvelenano ormai tanta parte del tessuto sociale italiano.

L’impegno per la cittadinanza ai migranti è indispensabile, oggi, accanto al rilancio delle forme di solidarietà fondamentali per contrastare la deriva razzista del Paese.

Il primo marzo in tante città italiane si proverà a costruire una risposta attraverso manifestazioni pacifiche, non violente e unitarie che chiederanno a tutti gli italiani stanchi di razzismo di scendere in piazza assieme agli immigrati stanchi d’essere considerati cittadini di risulta.

Noi, come esponenti di Sinistra Ecologia Libertà  aderiamo con la convinzione di chi ha fatto della battaglia contro tutte le discriminazioni un punto di merito politico imprescindibile.

Rosanna Pontani
Portavoce di Sinistra Ecologia Libertà
Circolo di zona del Legnanese