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Inquinamento e “normalità”, siamo noi che non vogliamo cambiare stile di vita

Generico 19 Feb 2024

21 Febbraio 2024

Buongiorno.
Leggo articoli preoccupanti sulla qualità dell’aria poi nel quotidiano vedo atteggiamenti assolutamente
contrari, come se nulla succedesse, come se la cosa non dipendesse da tutti NOI.

Ore 6 e 50: un’auto arriva sotto la mia abitazione suona il clacson più volte. Il conducente non esce, il finestrino è aperto per far uscire il fumo della sigaretta (poi il mozzicone viene gettato fuori) ed il motore
rimane acceso per più di 10 minuti. L’auto si muove per 10 metri per consentire il passaggio del mezzo del lavaggio strade, rimane col motore acceso e il conducente dopo aver nuovamente suonato si fuma un’altra sigaretta. Il motore è sempre acceso. Attende il compagno di lavoro.

Ore 7 e 35: esco di casa in bici, ovvia coda di auto sul sottopassaggio, sulla ciclabile siamo in pochi; evito
un’auto che non dà precedenza in corso Italia angolo via Giussano, complice anche l’asfalto scolorito (segnalato al portale comunale, ma non contemplato negli interventi la risposta). Oramai sono abituato alla prudenza in quest’incrocio, causa diversi investimenti di ciclisti.
Per esperienza molti automobilisti non guardano e molti, nonostante i cartelli, credono di aver la precedenza, si fermano se scorgono un pedone ma non considerano le bici.
Arrivo in zona Scuole Bernocchi e Dell’Acqua: solita lunga coda di auto che cerco di dribblare e naturalmente chi è nei pressi degli Istituti ferma il mezzo bloccando la fila e ne esce il figliolo studente che, con calma, transita avanti l’auto. Il blocco dura pochi secondi , subito dopo però la scena si ripete e poi si ripete, etc.
La colonna è ferma col motore acceso, nessuno suona il clacson o protesta: tutti aspettano il proprio turno, come se fosse cosa normale. Trovo un palo libero (!) e lego la bici: non ci sono posteggi sicuri nei pressi delle scuole. Mi consolo pensando che è lo stesso in stazione da anni, poveri pendolari!

Ore 7,55:  la massa degli studenti entra bloccando la strada, le auto sono in coda col motore acceso, nessuno protesta: è la normalità. Ho chiesto più volte, anche tramite questo giornale, la chiusura di almeno una delle due vie che portano a queste Scuole (anche temporaneamente): non è successo niente .

Ore 14: orario di uscita, la scena si ripete.

Possibile, mi chiedo, che nonostante i soldi spesi per la Bicipolitana, il rifacimento della p.zza del Popolo, gli investimenti per la Città Bella e Funzionale, non si riesca a prendere un provvedimento così banale, efficace ed educativo? E’ normale che l’aria sia così malata e si prolunghi la vita ad un inceneritore inquinante che brucia in maggior parte rifiuti non nostri (con il suo traffico di mezzi per di più)? E’ normale che venga richiesta un’indagine epidemiologica per vedere che danni comporta l’inceneritore (non solo questo ) e  benchè promessa dai Comuni a tutela della nostra salute, non venga effettuata? E’ normale che sparisca il verde e si costruiscano nuovi supermercati (con incremento di traffico)? E’ normale sapere che la nostra è una delle zone (in Europa!) con più tumori alle vie aeree e non cambiamo comportamento?

Il nesso causale tra “normale” smog cittadino e mortalità non è evidente. Facciamo fatica a vedere l’inquinamento nell’aria, figuriamoci il suo effetto sui nostri corpi. Mio figlio è stato in Olanda ad Amsterdam a trovare la sua ragazza: mi ha mandato foto delle strade libere da mezzi a motore, delle persone in mezzo alle vie, dei parcheggi enormi e sicuri per le bici, di mezzi di trasporto super efficienti, di una diversa NORMALITA’ insomma, di una vivibilità cittadina MIGLIORE .

Possibile che in Europa si cambi e noi non ci riusciamo? Siamo inchiodati ad una falsa comodità. Chiediamo , pretendiamo e pratichiamo nella “città delle biciclette”.

Carlo Barbui

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