‘Sosteniamo lo sciopero generale in quanto riteniamo che il governo abbia varato una manovra ingiusta ed iniqua – così leggiamo in una nota firmata da Rosanna Pontani, Coordinatrice Sinistra Ecologia Libertà zona del Legnanese – . Il governo Berlusconi, dopo aver negato la crisi, ha varato una manovra che colpisce i lavoratori, i cittadini e l’ambiente. E’ una vera e propria macelleria sociale. Le misure sono chiare ed inequivocabili : tagli ai servizi, agli enti locali, alle regioni, alla scuola, alla cultura, blocco degli stipendi del pubblico impiego, estensione dell’età pensionabile alle donne nel settore pubblico, condono edilizio. La crisi la pagano e la continuano a pagare sempre gli stessi. La manovra non contiene nessuna politica di investimenti per uscire dalla pesante crisi economica o che reindirizzi l’economia verso uno sviluppo sostenibile sul piano ambientale, sociale e culturale. Non si toccano le grandi ricchezze, i grandi patrimoni e gli speculatori: la crisi la pagano coloro che l’hanno subita e la continuano a subire.

Noi abbiamo un’idea diversa : la crisi si affronta tagliando la spesa pubblica sbagliata, come le spese militari (aumentate) e le grandi opere, a cominciare dal ponte sullo stretto di Messina, tassando le transazioni finanziarie, le rendite e i patrimoni. La lotta all’evasione fiscale non deve essere pura propaganda. Vanno allargate le misure di protezione sociale, come il reddito minimo di cittadinanza, gli asili nido, il fondo per i non autosufficienti. Vanno creati posti di lavoro, come ha fatto e sta facendo l’Europa, con l’economia verde sostenendone le produzioni e i consumi relativi alle fonti rinnovabili, all’efficienza energetica, alla mobilità sostenibile, alla messa in sicurezza del territorio.

Il circolo di zona di Sinistra Ecologia Libertà esprime altresì grande preoccupazione per la situazione dei lavoratori della Fiat di Pomigliano, il cui voto, per altro scontato, ma non plebiscitario, con il suo carico di tensioni, speranze e divisioni fra i lavoratori, non è stato la conclusione contrastata di un percorso. E’ solo l’inizio. Il progetto di Marchionne ha delineato per la Fiat una sfida totale, industriale e culturale al mondo del lavoro, alla politica e alle istituzioni. Niente sarà più lo stesso; si può ben immaginare che sulla strada del recupero della competività attraverso la compressione dei diritti contrattuali e costituzionali dei lavoratori si avvieranno in migliaia di piccole e medie aziende italiane e lombarde, abbandonando a se stessi i lavoratori. Sembra che Il mondo vada al contrario: in Cina gli operai scioperano e protestano per ottenere salari dignitosi e migliori condizioni di lavoro, in Italia invece in nome di una non ben definita modernità vengono smantellate le conquiste sindacali e civili frutto di lotte decennali. Non si possono barattare nuovi e ambiziosi obiettivi di produzione a scapito del sistema di garanzie dei diritti dei lavoratori. La risoluzione del problema non può essere mettere i lavoratori gli uni contro gli altri ma trovare la soluzione inquadrando il problema soprattutto a livello europeo e internazionale.

Sinistra Ecologia e Libertà , a seguito del risultato del referendum, sostiene lavoratori e la FIOM a riaprire la trattativa con la Fiat Sinistra Ecologia Libertà c’è! Al fianco dei lavorativi, dei giovani e a difesa dell’ambiente. 

Partecipiamo numerosi allo sciopero generale della CGIL: Concentramento Bastioni Porta Venezia ore 9,30′.