Si tratta di un obiettivo al quale il Centrosinistra si è da subito dedicato con attenzione. Ha infatti bloccato fin dalle prime sedute del nuovo Consiglio Comunale la folle delibera della precedente giunta di Centro-destra. Questa aveva disposto di introdurre delle salatissime “cauzioni” sul servizio mensa, trasporto e assistenza pre e postscuola (100 euro a servizio per ogni figlio). L'opposizione cittadina è invece riuscita ad ottenere che tutti i genitori che usufruiscono dei servizi, anziché delle pesanti “cauzioni” versassero preventivamente al comune un “anticipo” sui consumi, in modo ridotto e comunque proporzionato al numero di figli che frequentano e usano i servizi stessi.

Su questo tema aleggia comunque ancora lo spettro del “pane e acqua” a mensa, per i bambini le cui famiglie non pagano. Si tratta di un metodo forse efficace, come dicono altri comuni, ma poco rispettoso della dignità dei ragazzi. La posizione del Centrosinistra in materia è chiara: non si arrivi a tanto, ma si usino mezzi legali e dissuasivi più incisivi sulle famiglie degli utenti!

Nel piano del diritto allo studio recentemente approvato, l'opposizione parabiaghese ha apprezzato la condivisione del percorso di delibera, svolto con l'assessore anche attraverso la Commissione Consigliare sull'Istruzione, ed ha anche avanzato proposte mirate e costruttive (per esempio sulla diffusione del servizio di trasporto pubblico per le scuole).

È stato ritenuto positivo il mantenimento dei servizi essenziali di assistenza ai bambini ed alle famiglie e di quelli formativi. Si trattava di un aspetto che non si doveva “dare per scontato” visti i recenti tagli dei fondi agli enti comunali, operati attraverso la manovra finanziaria primaverile del “ministro tagliatutto” dell'attuale governo nazionale di Centro-destra. Tale manovra ha comunque diminuito del 10% le somme assegnate alle scuole per la realizzazione di progetti didattici e formativi. Su quest'ultimo aspetto il Centrosinistra si è dichiarato in disaccordo con la giunta cittadina.

Per il futuro è stato chiesto all'Assessore all'Istruzione di avviare per tempo un confronto con i dirigenti scolastici in modo da poter arrivare ad una democratica “condivisione di intenti formativi”, nell'interesse di istruire ed educare al meglio i bambini ed i ragazzi della nostra città.

Bisogna comunque notare che la situazione che si è creata in Consiglio Comunale e durante le sedute di Commissione è stata paradossale. La Lega, come appare anche dalle recenti dichiarazioni del loro capogruppo, ha lamentato che i soldi spesi per finanziare progetti didattici ed educativi sono un esborso eccessivo che gravano sulle tasche dei cittadini. Queste affermazioni dimostrano una “miopia culturale” davvero impressionante. Come se quei soldi fossero buttati via, perché non seguono le direttive che la Lega vorrebbe imporre alle scuole.

Per fortuna del Centrosinistra, ma soprattutto della democrazia e della cultura dell'intera città, l'Assessore non ha dimostrato di voler assumere un tale senso di prevaricazione nei confronti della progettualità educativa delle scuole e ci si auspica che la situazione rimanga così.

Il diritto allo studio nel rispetto dell'autonomia degli istituti scolastici è diventato allora a Parabiago un baluardo dei diritti di democrazia.

Così si è purtroppo ripetuto a livello del nostro comune la stessa situazione che si verifica a livello nazionale: la Lega “la vuole fare da padrone”. Sta, infatti, cercando di imporre scelte anche a tutto il resto del Centro-destra, sforzandosi di assumere posizioni di sempre maggiore visibilità per sé. Ormai già tanti nostri concittadini se ne sono accorti, tanto che in giro già ci si chiede ironicamente chi sia davvero il Sindaco di Parabiago. Se sia quello realmente eletto o l'altro (il vicesindaco della Lega) …. quello “ombra”?

Centrosinistra di Parabiago