27 Settembre 2024

Come ha ricordato il Corriere della Sera nella pagina culturale “80 anni fa si insediò la Consulta” primo passo per l’Italia democratica.” Nel corsivo a fianco il nostro Presidente Sergio Mattarella ha ricordato come tale esperienza di incontro tra l’Italia della Resistenza del Nord ed il Governo del Sud.
In realtà dopo la svolta di Togliatti a Salerno, de facto filomonarchica, proprio alla Consulta toccò stabilire che sarebbe toccata ad un Referendum quello del 2 giugno 1946 la forma di Stato tra quella monarchica e quella repubblicana.
Questa giudiziale fortunatamente poi vittoriosa alla urne, era allora prerogativa solo di alcuni partiti della sinistra.
Non si vogliono stilar classifiche di merito che non hanno senso, ma è giusto storicamente sottolineare che ci fu chi tentò di salvare la monarchia, di cambiare tutto per poi non cambiare niente, come avvenne poi anche per quanto riguarda la mancata educazione nello Stato che sarebbe stata la vera “rivoluzione”, estromettendo chi si era compromesso con il regime, ripulendo l’apparato legislativo naturalmente con la monarchia complice del fascismo bandita per sempre.
Negli anni 90 la politica portata avanti anche da certa sinistra ufficiale per la così detta “pacificazione nazionale”, manovra revisionista che non ha portato altro che alla reciproca legittimazione con i nipotini della Fiamma, oltre che della pacificazione ed annacquamento della memoria storica.
La svolta di Salerno che portò avanti a sorpresa colui che era definito il “Migliore”, non tanto a nostro modesto parere con tutto il rispetto, ha prodotto guasti non da poco in certo modo di fare politica.
E’ chiaro che l’altro compromesso raggiunto in Costituzione, fu figlio della Resistenza, qui dobbiamo essere riconoscenti.
E’ anche vero che ci fu anche chi tentò di salvare la monarchia, non solo i loro sostenitori e liberali di destra, ma pure qualcuno “destro” a sinistra.
Circolo Culturale Socialista
Giacono Matteotti
Ovest Milano Metropoli