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Centrodestro Unito e la mozione sui contributi alle società sportive

12 Novembre 2019

Riceviamo e pubblichiamo:

In risposta al comunicato stampa rilasciato dall’Assessore Gianluca Crugnola, cogliamo l’occasione per chiarire definitivamente la nostra posizione.
Nel Consiglio Comunale dello scorso 27 settembre, l’Assessore ci invitava a ritirare la mozione in discussione per apportare aggiustamenti meramente testuali affinché si evitasse qualsiasi rischio di elusione normativa.

In particolare, aveva espressamente riferito che “l’unica strada percorribile è quella di fare un BANDO con l’assegnazione dei contributi” e che “inoltre, la scelta di istituire dei bandi appare in linea  con l’art. 12 della L. 241/1990 che stabilisce l’obbligo di predeterminare i criteri per la concessione di contributi”(cit. verbale C.C del 27 settembre 2019).
Accolto l’invito, abbiamo fissato un appuntamento riservato per concordare i dovuti emendamenti al testo originario della mozione.
All’incontro abbiamo espressamente chiesto l’impegno a prevedere un contributo aggiuntivo ai contributi già previsti a bilancio e, soprattutto, vincolato di importo non inferiore a 10.000 euro da destinarsi alle associazioni/società sportive rescaldinesi per le loro attività di gestione ordinaria che sono cosa molto ben diversa dall’acquisto delle attrezzature sportive per gli edifici comunali (e cosa che probabilmente sfugge ancora oggi all’attenzione dell’Assessore Crugnola).

Al fine di rendere la concessione del suddetto contributo chiaramente in linea con la normativa vigente, si era parlato a titolo meramente esemplificativo delle prevedibili modalità di attribuzione, tra le quali la specifica modalità “a mezzo bando”.
Terminato il colloquio, abbiamo provveduto subito agli aggiustamenti testuali e all’inoltro del nuovo testo sulla mail dell’Assessore che, in risposta, ci chiese esplicitamente di sostituire nell’impegnato “a mezzo bando” con “a mezzo bando o con gestione del contributo da parte del Comune” perché “così facendo – dice Crugnola – possiamo suddividere i 10.000 euro una parte sul bando e una sugli acquisti attrezzature".
Forse, l’Assessore voleva approfittare della nostra “inesperienza” politica per far sì che non ci accorgessimo che questo aggiustamento testuale avrebbe sviato il nostro intento dimezzando il contributo come da noi inteso, in quanto metà dell’importo sarebbe stato già ricompreso nella relativa voce di bilancio delle attrezzature sportive.
Questo é stato il vero motivo per cui abbiamo ripresentato la mozione ma prevedendo il bando come unica modalità di attribuzione del contributo richiesto e, pertanto, in piena linea con lo stesso articolo 12 della L. 241/1990 più volte richiamato dall’Assessore stesso.
La nostra richiesta è stata frutto di un serio confronto con le associazioni del territorio che quotidianamente di trovano in difficoltà economiche di gestione.

Ma ancora una volta VR mostra la mancata volontà politica di dare risposte serie e concrete ai loro concittadini.

Federica Simone e Matteo Longo

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