Musica, arte e poesia entrano in fabbrica, negli spazi tecnologici della Comat di Ossona
Il 4 ottobre, nella giornata del Dono, Lorenzo Meraviglia farà rivivere lo Stradivari del 1730 tra le mura della fabbrica, insieme alle opere dell'Associazione Artistica Legnanese e alle poesie di Giorgio Colombo lette da Luciano Mastellari
Cosa c’entra un violino del 1730 in un’azienda altamente tecnologica? È questa la magia dello Stradivari, capace dopo quasi tre secoli di emozionare ancora, diventando anche strumento di solidarietà. Il 4 ottobre, in occasione della Giornata del Dono legata alla figura di San Francesco, il progetto “Uno Stradivari per la Gente” farà tappa a Ossona, negli spazi della Comat srl, azienda specializzata in componenti per stampi e sistemi di iniezione a canale caldo, da sempre attenta alla sostenibilità e pioniera nell’introduzione di processi produttivi ecologici.
L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Comunitaria Ticino Olona insieme ad Accademia Concertante d’Archi di Milano e Associazione Artistica Legnanese, è giunta alla sua terza stagione. Dopo i primi appuntamenti nei luoghi storici del territorio e la seconda edizione all’interno delle aziende, questa volta si presenta con un unico evento, ma dal valore molteplice, che vede l’intreccio di diverse forme d’arte.
Per tutto il weekend sarà visitabile la mostra curata dall’Associazione Artistica Legnanese, mentre alle 21 si terrà il concerto dell’Accademia Concertante d’Archi di Milano, diretta dal maestro Mauro Ivano Benaglia, con il violinista Lorenzo Meraviglia che suonerà le Quattro Stagioni di Vivaldi con il prezioso Stradivari del 1730. La serata sarà arricchita dalle poesie di Giorgio Colombo, poeta e fotografo oltre che presidente della Comat, lette dall’attore e regista Luciano Mastellari.
«Portare la cultura nei luoghi di lavoro significa avvicinare le persone al bello in modo gratuito, aiutando chi magari non ha la possibilità di frequentare spesso concerti o mostre. Ci aspettiamo oltre 500 persone: sarà una bellissima serata per la quale ringrazio tutti gli amici-protagonisti», è l’auspicio del presidente della Fondazione Ticino Olona, Salvatore Forte.

«L’emozione che porterà questo concerto sarà qualcosa di unico e indelebile. Con questo evento vogliamo portare il nostro contributo culturale alla popolazione del territorio che ospita le maestranze aziendali, i parenti, gli amici, i fornitori, i clienti e tutta la comunità», ha detto Giorgio Colombo, poeta e proprietario insieme al socio Daniele Cassani (co-fondatore) e al figlio Andrea della Comat, azienda fortemente impegnata sul fronte dell’ecologia e della sostenibilità.
Per Filippo Bonzi, presidente dell’Associazione Artistica Legnanese, l’evento sarà anche occasione per rinsaldare un legame storico: «Già negli anni Trenta artisti come Carrà e Sironi venivano esposti nelle fabbriche. L’arte e l’industria hanno sempre dialogato, e ci auguriamo che questa esperienza possa crescere ancora: come associazione abbiamo quindi accettato con entusiasmo l’idea di una comunione delle arti (musica, poesia, pittura, scultura e fotografia) in un momento e in uno spazio del quotidiano di tutti, come la fabbrica, che ovviamente non è più quella di un tempo, ma è esaltazione di nuove tecnologie e di nuovi concetti di funzionalità, estetica e bello».
La data del 4 ottobre non è casuale: celebrare il Giorno del Dono significa diffondere la cultura della condivisione e della solidarietà. Tutto il ricavato, al netto delle spese, sarà destinato alla Fondazione Comunitaria Ticino Olona per sostenere persone e famiglie in difficoltà.
Anche i Comuni di Ossona e Inveruno hanno aderito con entusiasmo, concedendo il patrocinio e collaborando all’organizzazione. «Ancora una volta – sottolineano i promotori – l’unione tra pubblico e privato, profit e non profit, si rivela un valore aggiunto nel rispondere ai bisogni della collettività». L’ingresso è gratuito, con registrazione tramite Eventbrite.
Le stagioni precedenti
La prima stagione ha incontrato la comunità nei luoghi storici del territorio, come l’abbazia di Morimondo, il palazzo Stampa di Abbiategrasso, villa Corvini di Parabiago e la chiesa di San Rocco a Cuggiono. La seconda stagione si è spostata nei luoghi di lavoro delle aziende, vere eccellenze in campo internazionale, come la Wiz Chemicals di Dairago, la CMG di Castano Primo, la Magugliani srl di Marcallo con Casone, la Sain Impianti srl di Legnano, a cui si è aggiunta la Maleco srl di Vittuone. Il progetto si è poi completato con “Suoni nelle fabbriche”.














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