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In mostra il restauro della Basilica della Natività di Betlemme

L'evento, inaugurato a Villa Jucker, vanta l'importante patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri..

«Una mostra che racconta una straordinaria avventura». Così Luciano Piscaglia, giornalista di TV2000, moderatore dell'evento di presentazione della mostra itinerante "Restaurare il Cielo- il restauro della Basilica della Natività a Betlemme", tenutosi mercoledì 19 aprile in Villa Jucker. Sarà possibile visitare la mostra fino a giovedì 27 aprile, sempre nella sede della "Famiglia Legnanese".

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Mostra "Restaurare il Cielo" 4 di 8

L'esposizione, a cura di Mariella Carlotti e Gianmarco Piacenti è stata presentata al "Meeting per l'amicizia fra i popoli" dello scorso anno, rientra nelle iniziative per celebrare i vent'anni di lavoro dell'associazione De Gasperi ed è promossa da Cdo Insubria; vanta, inoltre, l'importante patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Primo intervento quello di Gianfranco Bononi, presidente della "Famiglia Legnanese": «La nostra associazione è sempre lieta di ospitare questi eventi, abbiamo, da sempre, sostenuto mostre ed eventi culturali, sottolineando l'importanza di queste iniziative».

Attraverso foto e video, che raccontano le attività di restauro della Basilica della Natività di Betlemme, i visitatori possono addentrarsi in un mondo lontano, spesso mistificato dai mass media, un Medio Oriente, da sempre, ma specialmente attualmente, lacerato da guerre e tensioni. Un restauro dove sono presenti cristiani, arabi, copti e ortodossi, tutti con un obiettivo comune: ridare vita ad un edificio religioso e storico di estrema importanza.

Chi meglio può parlare di Terra Santa se non Gabriele Allevi? Il museologo è anche responsabile del progetto "Terra Sancta Museum" di Gerusalemme: «Quando una persona afferma di aver capito tutto sulla Terra santa, in realtà non ha capito nulla. E' un territorio dal grandissimo fascino, sono 6 anni che frequento Gerusalemme, ho sempre voluto rendere il suo patrimonio artistico "parlante". Il progetto prevede tre musei: il rifacimento di un museo archeologico, la creazione di un museo storico e, infine, un museo sulla via Dolorosa, visitabile sin da subito. Cosa c'entra un museo con la pace? Il contributo fondamentale è il suo stanziare sul territorio. Questi luoghi santi appartengono a tutti e nessuno ne è proprietario esclusivo, questo è il valore simbolico e profetico di questa terra».

La professoressa Mariangela Grassi, docente di arte all'Istituto Tirinnanzi, ci spiega la struttura della Basilica della Natività di Betlemme ma, sopratutto, il fulcro dell'evento: «Il titolo della mostra introduce, immediatamente, al contesto: un restauro iniziato nel 2013 a Betlemme, il luogo "dell'incarnazione". Questa è una storia che racchiude tutta la bellezza dell'arte, una Basilica che è passata attraverso secoli di storia, finendo, purtroppo, durante l'ultimo secolo, nell'incuria più totale. Il restauro fu affidato ai Piacenti SpA di Prato e per realizzarli è servito il permesso delle autorità civili e delle autorità religiose, certamente non cosa da poco».

Quindi un'opera di restauro importante, una forma d'arte al servizio delle fedi. Alla mostra è possibile prenotare delle visite guidate e possono venire effettuati su richiesta nelle scuole laboratori di mosaico.

 

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Pubblicato il 20 Aprile 2017
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