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Confindustria alto Milanese: continua il recupero del settore manifatturiero

È quanto emerge dall'indagine congiunturale sull'industria dell'Alto Milanese del II trimestre 2021. Il comparto chimico-plastico ha registrato la dinamica migliore

Confindustria Alto Milanese

La tendenza al recupero della produzione manifatturiera dell’Alto Milanese è continuata anche nel secondo trimestre dell’anno, seppure a un ritmo ancora lento e con differenti intensità settoriali. È quanto emerge dall’indagine congiunturale sull’industria dell’Alto Milanese del II trimestre 2021.

Il comparto chimico-plastico ha registrato la dinamica migliore, a fronte di una più contenuta crescita dei settori meccanico e moda. Oltre la metà delle imprese del campione ha visto un innalzamento dei livelli produttivi rispetto al trimestre precedente, solo il 9% una contrazione. Il fatturato è risultato in sviluppo per più del 57% delle aziende, solo il 19% ha mostrato una flessione. In progresso anche le scorte di prodotti finiti
e il flusso di nuovi ordinativi, soprattutto nazionali. In lieve salita i prezzi di vendita. Pesano però sulla marginalità delle imprese i continui rincari dei costi delle materie prime, rialzi che si sono mantenuti anche per il trimestre aprile-giugno.

L’export italiano migliora con eccezionali riprese nei settori più colpiti come l’abbigliamento, i mezzi di trasporto, l’arredo grazie anche alla cauta ripresa del commercio mondiale, trainato da Cina e dagli altri paesi asiatici. Prosegue l’incremento dei prezzi all’import, concentrato in energia, prodotti in metallo e chimici. Grazie alle condizioni favorevoli offerte dal sistema bancario, aumenta la richiesta di credito da parte delle imprese, così come la propensione a investire: oltre la metà delle aziende del campione (57%) prevede infatti di sostenere spese in conto capitale nei prossimi sei mesi. Per quanto riguarda le previsioni di fatturato, il 53% delle imprese intervistate si attende nel prossimo semestre maggiori ricavi rispetto a quanto realizzato nella prima parte dell’anno, il 45% stabilità e solo il 2% una contrazione.

Settore Meccanico

La produzione industriale ha proseguito il trend positivo dei trimestri precedenti, con il 63% delle aziende intervistate che ha ritenuto adeguato il grado di utilizzo degli impianti. Segno più anche per fatturato e portafoglio ordini, grazie alle commesse nazionali che si sono confermate toniche. Salgono anche i livelli delle scorte dei prodotti finiti. Si mantiene per il 53% del campione (era il 56% nel primo trimestre) la volontà a effettuare investimenti nel semestre a venire. Piccola frenata invece per le aspettative di fatturato, che risultano in sviluppo solo per il 42% delle aziende (era il 72% nella scorsa rilevazione). Nessuna impresa presume cali di vendite.

Settori Tessile-Abbigliamento e Calzaturiero.

In rialzo l’attività produttiva (42% delle aziende del campione) e il fatturato delle imprese, anche per motivi di stagionalità. Stabili il flusso di nuovi ordini e i livelli occupazionali. Il 40% del campione si attende un aumento di fatturato nel semestre futuro. Si è invece consolidata al 58% la quota delle aziende che intende investire.

Settori Lavorazione Materie Plastiche e Chimico

L‘indagine ha evidenziato un accrescimento di produzione e fatturato rispetto alle precedenti indicazioni. Tiene il portafoglio ordini grazie al progresso della componente nazionale. In diminuzione i livelli delle scorte. Le prospettive sui ricavi dei prossimi sei mesi sono per il 56% delle aziende in crescita, solo il 6% si aspetta un abbassamento. Oltre il 60% delle impreseintervistate ha in programma spese in conto capitale nel prossimo semestre.

Redazione
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Pubblicato il 02 Settembre 2021
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