Prima ha provato ad accoltellarlo perché l'uomo si era rifiutato di pulire un mobile di casa e poi, quando si è accorta che la vittima della sua aggressione aveva chiamato la polizia, gli ha rotto gli occhiali con un pugno: la vicenda ha avuto come teatro un'abitazione di via Scrivia, a Rho,dove gli agenti del commissariato di polizia sono stati chiamati a intervenire nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 20 marzo.

L'intervento ha preso il via alle 14 quando gli agenti sono stati allertati per una violenta lite in famiglia. Una volta giunti sul posto gli agenti hanno verificato in breve che un uomo di  66 anni, D.A., risultava essere stato aggredito, minacciato con un coltello e percosso dalla propria compagna B.M. di 56 anni, affetta da disturbi di bipolarismo. L’uomo mostrava i segni di due vistosi morsi subiti al braccio dalla propria compagna e alcune escoriazioni.

È stato lo stesso D.A. a riferire che la compagna, già da tempo violenta nei suoi confronti, aveva accentuato questi comportamento: già in passato l'uomo ha raccontato di essere stato percosso in più occasioni e che, solo per paura di subire altre violenze, non aveva mai richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e neppure denunciato i fatti.

L'aggressione di ieri pomeriggio, però, ha superato ogni limite. La furia della donna è stata provocata da una motivazione banale: l'uomo, infatti, si sarebbe rifiutato di pulire un mobile di casa e a qual punto la sua compagna si sarebbe scagliata su di lui impugnando un coltello da cucina. D.A. sarebbe riuscito a evitare i fendenti della donna per poi rinchiudersi in una stanza così da poter avvertire la Polizia.

La donna, sentito che il compagno aveva chiamato la Polizia, a quel punto ha risposto il coltello nella cassettiera: solo una breve pausa alla sua violenza, perché non appena l'uomo è uscito dalla stanza lo ha colpito con un violento pugno in faccia come punizione.

Quando sul posto è arrivata la polizia, la donna ha prima negato ogni addebito per poi confermare di aver litigato col compagno e di avergli effettivamente dato un pugno in faccia.

D.A. (i suoi occhiali sono stati rinvenuti per terra, infranti) col viso tumefatto dal pugno è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rho dove è stato medicato e giudicato guaribile con dieci giorni di prognosi per una trauma alla piramide nasale ed escoriazioni varie alle braccia.

L’uomo ha poi dichiarato in commissariato che le aggressioni fisiche e le percosse della compagna proseguivano da circa un anno e che aveva sopportato tutto questo anche perché la donna è in cura in quanto affetta da sindrome bipolare. La donna è stata accompagnata in commissariato e trattenuta per tutti gli accertamenti ed è ora indagata per il reato di lesioni e minacce.