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Presi i “maghi” della truffa: uno di loro si spacciava per un facoltoso uomo di Dubai

La banda è stata presa dai carabinieri della Compagnia di Rho: i malviventi hanno compiuto truffe per decine di migliaia di euro...

Arrestati i "maghi" della truffa, una banda composta da almeno 3 persone, di cui uno ancora minorenne.

Poste in essere truffe per decine di migliaia di euro ed un curriculum criminale di diverse pagine. Questo è il profilo di Toselli Luigi, del 57, milanese che ha adottato due slavi: Kuzman, classe 71 e il figlio naturale di questo ultimo di 17 anni.

Tutti si chiamano Toselli, ma il legame di Luigi e Kuzman è essenzialmente d’affari: truffe ai danni di facoltose persone. Così ci provano con un architetto del rhodense, proprietario di una villa dal valore di oltre 3milioni di euro in Toscana.

Kuzman fa finta di essere un ricco uomo d’affari di Dubai interessato all’acquisto dello stabile, Luigi l’intermediario immobiliare che come parcella chiede 165mila euro in contanti. Cominciano i contatti tra le parti ed i Toselli (che operano naturalmente con altri nomi) sanno far bene la loro parte, così nel novembre dell’anno scorso avviene un primo incontro in cui il finto intermediario si fa consegnare ben 75.000 euro.

Il giorno dell’incontro l’uomo, dopo essersi fatto dare i soldi in un ristorante milanese, con una scusa riesce a scappare, lasciando con un palmo di naso l’architetto, che, sentendo odore di bruciato avvisa i Carabinieri della Compagnia di Rho. I militari risalgono grazie alle indagini svolte alla vera identità dell’intermediatore e dell’arabo intenzionato all’acquisto della casa e scoprono che l’architetto si trova di fronte ad una banda specializzata in truffe.

Viene quindi organizzato un nuovo incontro finalizzato a concludere la transazione con la dazione dei rimanenti 90.000 euro per l’intermediazione da parte dell’architetto, e dei 3.500.000 euro da parte dei Toselli. Ancora una volta presso un ristorante di Milano, l’architetto consegna una borsa con denaro vero, il finto intermediatore finanziario apre una valigetta facendo vedere che è piena di mazzette da 500 euro. Il fatto è che al ristorante, questa volta, nel tavolo accanto a quello dei truffatori e dell’architetto, ci sono i carabinieri che bloccano tutti.

La valigetta è piena di soldi finti, con stampata sul dorso la scritta “facsimile”. I tre Toselli (il minorenne faceva finta di essere la persona a cui sarebbe dovuta essere intesta la casa) vengono condotti in caserma. In contemporanea i carabinieri di Pordenone effettuano una perquisizione presso l’abitazione dei truffatori, a Sesto al Reghena.. In totale i militari hanno trovato oltre 5000 banconote con scritta “fac simile” di varie monete (euro, dollari, franchi svizzeri), biglietti da visita riportanti nomi fittizi in arabo, materiale vario per il confezionamento di mazzette di banconote e materiale informatico e cartaceo inerente diverse transazioni immobiliari/commerciali.

Tutto è stato sottoposto a sequestro e sono in corso ulteriori indagini per verificare quali altre truffe abbia posto in essere la “famiglia” Toselli. I due maggiorenni sono stati tradotti a San Vittore.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Marzo 2014
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