Niente da fare, anche stavolta nessun compratore si è fatto avanti per la ex Rimoldi-Necchi di via Montebello a Busto Garolfo. Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto lunedì 8 febbraio e ieri, martedì 9, avrebbero dovuto essere aperte le buste, ma di buste anche stavolta nemmeno l’ombra. Era già successo a luglio quando il primo esperimento d’asta per 1,6 milioni di euro non aveva sortito effetti, e il prezzo ribassato di oltre 300mila euro non ha cambiato la situazione.

L’asta prevedeva la possibilità di aggiudicarsi per 1.280.000 milioni di euro quattro capannoni industriali e tre terreni che appartengono al grande complesso industriale di Olcella, solo in parte ancora attivo, che faceva capo all’ex colosso mondiale delle macchine da cucire industriali. L’avviso di vendita dava comunque modo di presentare offerte a partire da un minimo di 960mila euro. Per l’area si profila ora un terzo tentativo di vendita all’asta, verosimilmente fra giugno e luglio, con il prezzo che in base a quanto stabilito dall’ordinanza del Tribunale di Busto Arsizio dovrebbe subire un ulteriore taglio del 20%.

L’area occupata dalla ex Rimoldi-Necchi, peraltro, ormai da decenni, a corrente alternata, è al centro di polemiche legate all’inquinamento ed allo smaltimento dei rifiuti, tra provvedimenti del Comune per la bonifica dei terreni ed interventi da parte dell’autorità giudiziaria.