#adessobasta: i pendolari lombardi alzano la voce
I pendolari lombardi hanno manifestato sotto la sede di Trenord «stanchi di essere presi in giro». LA RISPOSTA DI REGIONE: "IN ARRIVO 176 TRENI"

«Adesso basta!» E' il grido dei pendolari lombardi che questa sera, 26 novembre, sono tornati a manifestare sotto la sede di Trenord in piazza Cadorna di Milano perchè «stanchi di essere presi in giro».
«Da troppi anni – lamentano i comitati dei pendolari, tra cui quello Varese-Milano – il servizio ferroviario lombardo è oggetto di un degrado crescente che riguarda tutti i livelli di qualità del servizio: affidabilità, puntualità, affollamento, pulizia, sicurezza e comunicazione agli utenti. Coloro che utilizzano il treno per recarsi al lavoro, a scuola o all’università ne pagano quotidianamente le conseguenze e negli ultimi mesi la situazione è divenuta via via sempre più insostenibile».
[pubblicita] Una situazione che è degenerata nei giorni scorsi con «un crescendo di disservizi, a partire da guasti a ripetizione in punti di transito obbligato dei treni del nodo di Milano e che hanno preso in ostaggio decine di migliaia di pendolari e viaggiatori, con ritardi di ore e soppressioni».
I pendolari chiedono pertanto che Regione Lombardia, che nella giornata di oggi ha comunicato l'arrivo di 176 nuovi treni, «si assuma le proprie responsabilità di Regolatore, a partire dal cambio della gestione dei servizi ferroviari a favore di imprese realmente motivate e non burocratizzate, che promuova in prima persona un vero piano di potenziamento tecnologico ed infrastrutturale, sviluppato da persone di comprovata competenza, utile per tutti i servizi ferroviari, che si impegni presso gli organi competenti ad avviare la revisione delle norme che governano la circolazione per una maggiore flessibilità e fluidità di esercizio, il ripristino immediato di tutte le corse ancora soppresse dal piano emergenziale»
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