“Siringhe e aghi non vanno nei cestini per i farmaci scaduti”
È l'invito rivolto ai cittadini da parte di AEMME Linea Ambiente - Questi dispositivi vanno nella differenziata e se usati di frequente vanno collocati in appositi contenitori rigidi.

«No siringhe, no aghi, no iniettori a penna». È quanto scritto sui nuovi adesivi applicati sopra ai coperchi dei contenitori per i farmaci scaduti esposti all’ingresso delle farmacie di Legnano. Un messaggio emesso da AEMME Linea Ambiente che sempre più spesso trova in questi contenitori siringhe, iniettori a penna utilizzati per l’insulina e lancette pungi-dito per misurare il tasso di glucosio nel sangue.
[pubblicita] Pur essendo venduti nelle farmacie, questi strumenti non sono dei medicinali: vanno, dunque, gettati separatamente dai farmaci, anche perché sono rifiuti “speciali e pericolosi”. «Gli aghi vengono a contatto con il sangue e pungersi accidentalmente con un ago utilizzato su una persona portatrice di determinate patologie espone, dunque, al rischio di contrarre un’infezione batterica o virale – spiegano da AEMME -. Ecco perché, prima di gettare le siringhe, risulta assolutamente fondamentale proteggere l’ago con l’apposito cappuccio in plastica».
Se non vanno gettate nel contenitore dei farmaci scaduti, qual è, allora, la destinazione corretta per siringhe e similari, utilizzati occasionalmente dai privati cittadini? È esclusivamente il sacco viola dei rifiuti indifferenziati (il sacco grigio o la mastella con il Tag per chi, invece, risiede nei Comuni dove è in vigore la Raccolta Puntuale). «Ciò significa che è vietato introdurli nel sacco della plastica o nel sacchetto dell’umido, così come nei cestini stradali e, appunto, nel contenitore dei farmaci scaduti – dichiarano da AEMME -. I cittadini che, per ragioni sanitarie, utilizzano siringhe, iniettori e similari in maniera continuativa (ad esempio chi deve quotidianamente assumere farmaci tramite iniezioni o, ancora, misurare la glicemia usando le lancette pungi-dito), devono invece dotarsi dell’apposito contenitore rigido e conferire separatamente questi rifiuti, con modalità che possono cambiare da Comune a Comune».
Diverso, invece, è il caso di tutte le attività professionali (laboratori di analisi, ambulatori medici o veterinari, case di cura, strutture ospedaliere, centri per trattamenti estetici, etc) che, «proprio per la natura stessa del rifiuto che producono e per la quantità dello stesso, devono necessariamente consegnarlo ad aziende specializzate, non al servizio pubblico di raccolta rifiuti – precisano da AEMME -. Il corretto conferimento dei rifiuti è alla base del rispetto per l’ambiente in cui viviamo: nel caso delle siringhe, il disattendere le regole non danneggia solo l’ambiente, ma espone anche a gravi rischi sanitari gli operatori che effettuano la raccolta».
Quando si ha un dubbio in merito al conferimento dei rifiuti, piuttosto che sbagliare è meglio chiamare il Numero Verde di ALA (800 -19.63.63), oppure consultare il sito www.aemmelineaambiente.it, alla voce “Dove lo butto”.
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