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Grande Guerra: forse non sapete che… la WOLSIT produceva aerei da guerra

Da oggi una serie di servizi sulla Grande Guerra in occasione di un libro a cura di Renata Pasquetto e Giancarlo Restelli

Forse non lo sapete che… la WOLSIT produceva aerei da guerra a Legnano

Forse non tutti sanno che durante la Grande Guerra a Legnano esisteva un’azienda costituita nel 1907 inizialmente come “ruotificio”, per realizzare ruote di tutte le misure e per tutti gli usi. Era la Wolsit (Wolseley Italiana) creata dalla Wolseley azienda britannica, dal Ruotificio Fratelli Macchi di Varese e dalla Banca di Legnano.

Utilizzando un capannone della Franco Tosi in via XX Settembre vennero impiantati gli stabilimenti per la produzione anche di biciclette e autovetture. Dopo due anni, dovuta alla forte crisi del mercato dell’auto l’azienda chiuse la produzione di auto, ma mantenne la produzione di biciclette, tentando anche produzioni alternative quali “canotti automobili”, motociclette, furgoncini, manubri, telai, “guarniture”, mozzi, ruote, pneumatici, selle, cinghie ecc.

Dal 1910 la Wolsit tentò anche la produzione di aeroplani.

Il Ministero della Guerra nell’ottica di svincolarsi dall’estero pubblicò il “1° concorso italiano per aeroplani da guerra” da affidarsi all’industria privata italiana. Era il 6 marzo 1912, a Mirafiori. Il premio disputato era l’ordinazione di due squadriglie, una di monoplani ed una di biplani. Per Legnano partecipò la Wolsit, che era associata all’azienda aeronautica Macchi di Varese, concorrendo con tre apparecchi. Un Wolsit-Jacchia (progetto dell’ing. Jacchia) venne subito squalificato perché giudicato “non completo”. L’altro, Nieuport-Wolsit, idrovolante modificato per l’atterraggio al suolo, con motore LUCT, partì ma investì subito un filare di cipressi rimanendo incastrato in alto tra i rami e fortemente danneggiato (il pilota, il luganese Attilio Maffei, rimase fortunatamente illeso). Il terzo, un monoplano Nieuport-Wolsit di tipo pesante, pilotato da Rossi, motore LUCT, superò le eliminatorie ma non venne ammesso alla prova successiva. Dobbiamo dire a discolpa della Wolsit che anche agli altri non andò molto meglio, su 32 velivoli 16 furono squalificati, tra gli altri diversi si schiantarono al suolo, uno capottò per il distacco di una ruota del carrello. Solo 4 parteciparono alla prova finale, un raid di 300 km Torino-Milano-Cuneo-Torino: uno perse la rotta per un guasto alla bussola, uno effettuò un atterraggio di fortuna per un guasto al motore, gli altri arrivarono fortunosamente. Il concorso non ebbe vincitori.

Tuttavia la Wolsit continuò a produrre aeroplani da guerra anche durante il conflitto mondiale.

La Battaglia di Legnano durante la Grande Guerra

Il 30 maggio 1918 si svolse la commemorazione della Battaglia di Legnano in stile patriottico con un imponentissimo corteo, non in costume medioevale. Per vedere il Carroccio e la Compagnia della Morte come nelle sfilate attuali dovremo attendere il 29 maggio 1924, quando Legnano si fece prestare dal Teatro alla Scala di Milano i costumi dell’opera “La Battaglia di Legnano” e le trombe dell’ “Aida”. Il corteo del 1918 coinvolse anche tutti i paesi circostanti e vide la presenza di S.M. il Principe ereditario Umberto II. In quest’occasione due aerei sorvolavano Legnano a bassa quota gettando fiori, il Principe conferì la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria al Colonnello Aurelio Robino e poi si recò a visitare gli stabilimenti Tosi e… il cantiere degli aeroplani.

Renata Pasquetto


Il libro "Legnano nella Grande Guerra 1915-18"

è in vendita presso la libreria Nuova Terra di Legnano.

Presentazione del libro il giorno 19 ottobre, Leone da Perego, ore 21

Interverranno gli autori

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Ottobre 2018
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