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Rescaldina: chiude l’osteria sociale La Tela, il sindaco “Riapriremo”

Arcadia, che ha gestito il bene confiscato alla mafia, ha deciso di restituire le chiavi al comune, che riassegnerà il bene mantenendo la finalità sociale

Arcadia fa un passo indietro da La Tela: sabato 15 settembre, infatti, la cooperativa ha comunicato all'amministrazione la decisione dell'assemblea dei soci di restituire a Piazza Chiesa le chiavi dell'immobile confiscato alla mafia che negli ultimi anni ha fatto da casa all'osteria sociale.

Per La Tela, quindi, si profila uno stop temporaneo: appena verrà ufficializzata la chiusura del contratto di comodato con Arcadia, infatti, il comune di Rescaldina, che è proprietario dell’immobile, riassegnerà il bene. Non necessariamente, però, passando attraverso un bando: se tre anni fa il gestore era stato individuato all'esito di un bando, la scelta del "successore" della Cooperativa Arcadia potrebbe avvenire anche senza necessità di ripetere la procedura, dal momento che per l'assegnazione di un bene confiscato alla mafia il bando non è un obbligo. In ogni caso, la giunta guidata da Michele Cattaneo conta di vedere La Tela riaprire i battenti entro fine anno. «Decideremo come procedere cercando non solo la strada migliore, ma anche quella più veloce – sottolinea il sindaco Michele Cattaneo –: al momento urge preservare i posti di lavoro».

La sfida portata avanti in questi anni da La Tela era nata con "Tutto il gusto della legalità", progetto presentato dal comune di Rescaldina e finanziato con 175mila dal Pirellone che prevedeva l'avvio di un ristorante e di un centro di aggregazione e di promozione sociale, culturale e civile. Per i primi due anni di esercizio l'osteria sociale era stata in passivo, poi, a partire dallo scorso mese di marzo, erano stati applicati diversi correttivi che «a detta di diversi osservatori, ristoratori ed esperti del settore, avrebbero già da settembre riportato in pareggio il ristorante». Arcadia, però, «ha comunque deciso – spiega Cattaneo –, pur avendo possibilità alternative di finanziamento e di affiancamento nella gestione, di chiudere l’esperienza de La Tela per concentrarsi sul suo "core business", ovvero la manutenzione del verde». Manutenzione del verde nell'ambito della quale, peraltro, Arcadia «ha perso negli ultimi tempi diversi appalti (tra i quali quelli relativi alla manutenzione e potatura del verde del comune di Rescaldina, ndr)» e «si trova in questo momento in una situazione economica difficile», che la porta a faticare «a far fronte a tutti gli stipendi e ai debiti con i fornitori».

Ora, dopo il passo indietro della Cooperativa Arcadia, bisognerà individuare il nuovo gestore. «Il progetto alla base de La Tela per noi rimane la Bibbia – continua il primo cittadino –: per quel progetto Rescaldina ha ottenuto finanziamenti, ed è una proposta che ha la capacità di stare in piedi, quindi è giusto che prosegua. La spinta sociale alla base dell’esperienza dell'osteria sociale è e rimane in essere, la consideriamo valida: la riassegnazione dell’immobile avverrà perseguendo le finalità del progetto per cui erano stati erogati i fondi per la ristrutturazione e l’assegnazione potrà avvenire solo a imprese sociali senza scopo di lucro». 

Per tutto il resto, ovvero per le segnalazioni di «possibili ammanchi o ruberie di forniture» che si sono rincorse nelle scorse ore sui social network, l'amministrazione ha provveduto ad informare le Forze dell’Ordine, che si occuperanno di svolgere tutte le verifiche del caso per appurare i contorni della situazione.

«La Tela, nonostante ci sia qualcuno che probabilmente spera nel contrario dati i continui attacchi al progetto degli ultimi anni, continuerà ad essere simbolo di lotta alla mafia, simbolo di legalità e di inclusione sociale – conclude Michele Cattaneo –. Come amministrazione continueremo a vigilare affinché nel territorio le forze contrarie alla legalità, alla solidarietà e alla lotta alla criminalità organizzata non intacchino questo straordinario progetto di restituzione alla collettività di ciò che le mafie, i suoi sodali e i suoi difensori hanno tolto».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Settembre 2018
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