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Lainate, i quattro secoli di Villa Visconti Borromeo Litta in un docu-film

Un "viaggio nel tempo tra delizie arte e giochi d’acqua" presentato ieri a MIlano e Lainate

E adesso i quattro secoli di vita di Villa Visconti Borromeo Litta hanno anche un docu-film pensato per celebrarli: la nuova stagione culturale di Villa Litta sarà accompagnata quest’anno da questa straordinaria novità diventata di patrimonio comuna dopo la presentazione avvenuta ieri.Il film documentario si intitola "VILLA VISCONTI BORROMEO LITTA, quattro secoli di storia, un viaggio nel tempo tra delizie arte e giochi d’acqua" ed è stato diretto e scritto da Francesco Vitali.

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Villa Borromeo Lainate: il docu-film 4 di 15

Il docu-film viene presentato come "il frutto di un grande innamoramento per la Villa, per la sua storia, la sua arte e cultura, che si è tradotto in uno studio accuratissimo di un patrimonio che non poteva rimanere appannaggio di pochi" e ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e il contributo del Comune di Milano, può vantare tra le maggiori collaborazioni quella di Sergey Androsov per l’Ermitage, Valérie Carpentier Museo Del Louvre, Deda Cristina Colonna, Andrea Di Lorenzo Museo Poldi Pezzoli Di Milano, Alison Luchs National Gallery Of Art Washington, Antonio Mazzotta Università Degli Studi Di Milano, Alessandro Morandotti Università degli Studi di Torino, Giorgio Picozzi Villa Litta di Vedano al Lambro e Cristina Targa Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Bologna. Ieri erano presenti Sergey Androsov per l’Ermitage di San Pietroburgo e Shelly Sturman per la National Gallery Of Art Washington.

"Da ente proprietario di questo straordinario patrimonio artistico – ha detto l’assessore alla Cultura Ivo Merli – non possiamo che essere fieri del risultato di questo progetto che sottolinea la bellezza, il valore e la storia di un luogo che è cuore pulsante della nostra città. Lo splendido lavoro realizzato da Francesco Vitali, che infinitamente ringraziamo per l'incredibile impegno e dedizione profusi in questi anni, ci ripaga delle fatiche di decenni di impegno nella riqualificazione di un luogo che negli anni ’70 era ridotto a rudere e che solo la tenacia e il sostegno di tanti mecenati, pubblici e privati, nonché l’impegno di tanti volontari dell’Associazione Amici di Villa Litta che da sempre accolgono e accompagnano i visitatori, ci ha permesso di restituire al pubblico in tutto il suo splendore così come lo possiamo vedere oggi. Dobbiamo considerare questo docu-film uno strumento di divulgazione e conoscenza della Villa, ma anche l’inizio di un percorso di networking nazionale e internazionale con alcune delle più prestigiose realtà culturali e museali del mondo con cui Lainate ha cominciato a dialogare".

"I confini metropolitani di Milano includono bellezze incomparabili, di grande valore storico e artistico, che devono continuare a essere valorizzate per poter essere raccontate ai cittadini e ai sempre più numerosi turisti in visita nella nostra città – ha poi aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno – Le connessioni, poi, con il grande patrimonio artistico che la città di Milano custodisce consentono richiami e rimandi di epoche e linguaggi, e opportunità straordinarie di conoscenza che costituiscono un grande potenziale di attrattività per il nostro territorio”.

“Chi conosce Villa Visconti Borromeo Litta non può non innamorarsene – è invece l'opinione espressa dal regista e ideatore, Francesco Vitali – E’ quello che è accaduto a me. Il mio primo incontro è avvenuto nel 2002, poi è stato un crescendo. Ho approfondito, letto, raccolto testimonianze… e ogni volta è stata un’avventura. L’idea di raccogliere e diffondere la storia della Villa di Lainate in un film documentario è venuta quasi da sé, attraverso un percorso che si è via via arricchito di spunti, scoperte di inediti, creando connessioni con i principali musei e istituti d’arte lombardi e nazionali, dando origine a collaborazioni e relazioni internazionali che spaziano dal Museo del Louvre, alla National Gallery of Art di Washington e all’Ermitage di San Pietroburgo”.

Il docu-film è stato presentato per la prima volta in versione integrale alla cittadinanza ieri sera 9 maggio, all’Ariston Urban Center e sarà poi messo in onda sul canale SKY ARTE HD tra l’autunno e l’inverno del 2018.

“Questo film, la cui produzione abbiamo seguito con grande attenzione – chiosa Aldo Croci, Presidente dell’Associazione Amici di Villa Litta – ritengo possa diventare un ulteriore strumento di valorizzazione della storica dimora di delizia non solo in Italia ma anche all’estero. La presenza straniera, che attualmente rappresenta una piccola percentuale degli oltre 50mila visitatori che ogni stagione accompagniamo nella scoperta di Ninfeo, giochi d’acqua e serre, grazie a questo progetto, auspichiamo possa crescere, intercettando nuovi target di visitatori. Noi faremo del nostro meglio per accoglierli con i percorsi in lingua già attivati”.

La trama

Pirro I Visconti Borromeo, conte di Brebbia, mecenate e uomo di cultura nella Milano spagnola alla fine del XVI secolo, muore nel gennaio del 1604. Il film documentario inizia con la ricostruzione della sua morte a Lainate. Successivamente, il suo spirito accompagnerà lo spettatore nel corso di quattro secoli di storia, attraverso la sua voce fuori campo.

Protagonista è l'antica Villa di Lainate, ideata e costruita dal Conte Pirro tra il 1585 e il 1589, che viene rappresentata da una voce femminile fuori campo e che guida lo spettatore attraverso le trasformazioni avvenute nel tempo, in un contesto storico sociale di una Milano ricca di avvenimenti. La voce descriverà il patrimonio artistico e culturale della Villa nel corso dei secoli, focalizzando l’attenzione sull’aspetto architettonico ed artistico. Il film documentario mostra la meravigliosa ascesa della Villa, le vicende legate alla sua costruzione e le importanti figure storiche che l’hanno visitata e vissuta nel corso dei secoli. Si alternano interviste con esperti d’arte, di storia e costume, con immagini della villa come la vediamo oggi, e con immagini d'archivio. Il più importante studioso e critico d'arte che contribuisce alla narrazione è il Prof. Alessandro Morandotti, che ha ricostruito la storia della Villa e del suo fondatore Pirro I Visconti Borromeo fin dagli anni ‘80. Un importante contributo al film documentario, viene dato dagli eredi Litta.

Con l'aiuto della tecnologia, si potrà visualizzare e rivivere il posizionamento originale di alcune delle opere d'arte commissionate ed acquistate per la Villa da Pirro I, ora ospitate nei maggiori musei del mondo, tra le quali: la bella scultura di Adone, scolpita da Marcantonio Prestinari tra il 1600 e 1602, forse la sua prima opera giovanile, in origine nei giardini della Villa e ora al Museo del Louvre; o le due bellissime sculture in bronzo di Venere e Bacco, create per il Ninfeo di Lainate verso la fine del XVI secolo – inizio XVII secolo, ora appartenenti alle collezioni della National Gallery of Art di Washington; quattro dipinti di grande valore artistico venduti allo zar di Russia intorno al 1867 dalla famiglia Litta, tra i quali spicca la Madonna Litta attribuita a Leonardo da Vinci e l’Apollo e Marsia del Bronzino. Le ricostruzioni tridimensionali daranno allo spettatore un’idea di come la Villa era adornata da questi capolavori tra il XVI e il XVIIII secolo.

Francesco Vitali – short biography

Francesco Vitali si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera in scenografia nel 1996 con il massimo dei voti. Nel 1994 e nel 1995 ha studiato in California alla San Francisco State University nella facoltà di arti teatrali, lavorando come scenografo per diverse produzioni in prosa. Nel 1997, mentre lavorava come light designer e fotografo a New York City e San Francisco per lo spettacolo teatrale teatrale "Sept" da" Les Sept Princesses" di M. Maeterlinck, promosso dal Comune di Milano, con l'adattamento e la regia di Claudia Botta, ha iniziato una carriera di successo che lo ha portato a lavorare in diverse produzioni con diversi registi tra cui Federica Santambrogio e Deda Cristina Colonna, con le quali collabora per alcune opere liriche e di teatro di prosa, come scenografo e light designer.

La sua collaborazione con la signora Colonna include la performance teatrale "Voluptas dolendi i gesti del Caravaggio" (2002/2006) e l'ArtFILM basato sulla stessa esibizione teatrale di cui è stato regista e direttore della fotografia. Come fotografo è seguito da alcune tra le più importanti gallerie d'arte contemporanea e partecipa con le sue opere a diverse fiere d’arte con il progetto fotografico Fiori di Cemento. Lavora come curatore d’arte per alcuni eventi multidisciplinari sulla sostenibilità e solidarietà.

Questi gli sponsor del docu-film:

Elisa Ajelli
Emilio Ottolenghi

Guido Ottolenghi

Olive Music
Villa Medici Giulini
Mara Galassi
Roberto Gini
Giovanni Togni
Marco Angilella
Karl-Ernst Schröder
Gruppo CAP Holding

Redazione
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Pubblicato il 10 Maggio 2018
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