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Rho, falso tecnico dell’acqua truffa un’anziana

Dopo aver convinto l’anziana a farlo entrare e dopo aver carpito la sua fiducia ha rubato contanti e gioielli per poi andarsene indisturbato

Ancora una truffa da parte di falsi tecnici ai danni di una donna anziana, messa a punto approfittando della condizione di vulnerabilità del soggetto. Mercoledì mattina una volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Rho Pero è intervenuta verso le 11 in Via Marconi dove un’anziana signora aveva poco prima aperto la porta a un individuo di bassa statura e con un accento dialettale meridionale. L'uomo si è spacciato per addetto alla società di gestione dell'acqua potabile, chiedendo di controllare i rubinetti. Dopo aver convinto l’anziana a farlo entrare per il controllo e dopo aver carpito sua fiducia, l'uomo ha chiesto alla donna se avesse oro o contanti in casa. Ancora una volta la donna ignara di chi avesse di fronte ha riferito all’uomo non solo di averli, ma anche dove fossero custoditi e cioè in un pensile della cucina.

A questo punto l’uomo si è fatto seguire dalla donna in mansarda per "verificare l’ultimo rubinetto" dopo di che è sceso velocemente anticipando l'anziana padrona di casa e prelevando gli oggetti preziosi e i contanti dal nascondiglio che gli era stato mostrato.Dopo aver salutato frettolosamente la donna il ladro si è allontanato dicendo che sarebbe tornato subito dopo con la dichiarazione di verifica.

Trascorso tempo e non vedendo arrivare l’uomo la donna anziana ha chiesto l’intervento al 113, ma ormai il fatto era compiuto. Gli agenti del  Commissariato di P.S. Rho Pero sono comunque tracce del truffatore senza scrupoli.

"Cogliamo l’occasione per rammentare a tutti i cittadini – è l'appello degli agenti del commissariato di Rho Pero – ma specialmente alle fasce più deboli e cioè gli anziani, di non fare accedere in casa propria persone di cui non si ha la certezza di chi siano. Quando alla porta si presentano persone che riferiscono di appartenere ad un ente (addetti al gas, all’elettricità, all’acqua o quant’altro) o semplici venditori  o comunque persone estranee non esitare a subito il 113 e chiedere la verifica o eventualmente l’intervento sul posto delle forze dell’Ordine. Lo stesso vale per le telefonate: chiunque dovesse chiamare spacciandosi per familiare in difficoltà economiche chiedendo di preparare somme in contanti che passerà qualcuno a ritirale per loro conto, non esitare a contattare il 113 per una verifica o intervento sul posto. È in questi modi che truffatori senza scrupoli approfittano e raggirano le fasce più deboli".

 

Redazione
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Pubblicato il 06 Ottobre 2017
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