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In difesa e aiuto di… Cal Cestre

Ci ha scritto in prima persona Cal Cestre, il prodotto utilizzato al Parco, al Castello e al Cimitero per vialetti e piazzali - Stanco di critiche, ecco la sua (ironica) difesa...

Nei giorni scorsi, è stato criticato sul nostro giornale (qui le considerazioni di un lettore), ma anche difeso sui social. Oggi, in soccorso e in difesa del "calcestre" (materiale dal colore naturale bianco scuro, prodotto con materiale di provenienza da cave, soprattutto per  piste ciclabili, parcheggi, piazzali) ecco una lettera "anonima" (ti conosco mascherina….). Con ironia, ma anche con dati inconfutabili, Cal Cestre in persona parla di sè mostrando i tanti pregi e i pochi difetti. Chi lo ama non potrà che apprezzarlo ancor più nei viali del Parco, del Castello e del Cimitero, chi lo critica ci ripenserà almeno un pochino. Giusto? (nella foto qui sopra, la presentazione alla stampa nell'aprile 2015 del cortile dei Gelsi al Castello con la nuova pavimetazione in calcestre)


Caro Direttore, mi permetto di disturbarla perché ultimamente non capisco l’ostilità di alcune persone nei miei confronti.

Sono un soggetto assolutamente naturale, direi al limite del banale, le mie caratteristiche vengono richieste nei più svariati contesti cittadini e spesso è la stessa natura a volermi in determinati luoghi.

Adoro Legnano, ma non capisco perché alcuni media locali mi rappresentano come una scelta sbagliata, un fastidio per la Cittadinanza.

Da sempre mi sono messo a disposizione per le attività più umili, mi faccio calpestare senza batter ciglio, addirittura mi faccio sfregiare con maldestre scivolate, la mia fortuna è che sono resistente, anzi, resiliente.

Come tutti ho pregi e difetti. Sono ben visto quasi ovunque perché costo poco e faccio fare bella figura a tutti quelli che mi utilizzano. Mi puoi trovare a Parigi, Milano e Barcellona, solo per fare qualche esempio nel mondo; in questi luoghi vado di moda perché sono proprio i committenti a volermi in quanto sono apprezzato dall’utenza e sono richiesto anche nei luoghi più tutelati.

Come detto, il mio difetto principale sta forse nella mia banalità, poi è vero, con il persistere del caldo divento polveroso e posso sporcare chi mi frequenta ma, credetemi, non lo faccio apposta, sono fatto così.

Non capisco in particolare le critiche che mi fanno le donne anziane quando si recano in cimitero, sono ingenerose nei miei confronti, sembrano non ricordare che quando erano giovani giocavano con me nei cortili, negli oratori e, le più fortunate, anche in piazza San Magno.

Chiedo scusa per la banalità dell’argomentazioni scritte, ma davvero avevo bisogno di sfogarmi.

Cal Cestre             

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Settembre 2017
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