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Rho, sul tavolo del Consiglio migranti, termovalorizzatore e piano di diritto allo studio

Non sono mancati gli argomenti di spessore sul tavolo del Parlamento cittadino rhodense, che martedì 25 luglio è tornato a riunirsi nella sala consiliare di Piazza Visconti.

In copertina, una foto di repertorio del Consiglio Comunale di Rho


Accoglienza dei richiedenti asilo, piano di studio, termovalorizzatore Silla2: di certo non sono mancati gli argomenti di spessore sul tavolo del Parlamento cittadino rhodense, che ieri sera, martedì 25 luglio, è tornato a riunirsi nella sala consiliare di Piazza Visconti.

Pronti, via e si inizia subito con un tema "caldo" in più di un Consiglio Comunale della zona e non solo: l'accoglienza dei richiedenti asilo. A proporre una mozione per "mettere un freno" all'accoglienza, i consiglieri Simone Giudici (Lega Nord) e Marco Tizzoni (Gente di Rho), preoccupati «di un possibile arrivo di una quota aggiuntiva di migranti», anche alla luce della situazione nazionale, che vede in queste ore un incremento di sbarchi sul territorio della Penisola. La mozione, tacciata di demagogia dal consigliere PD Giuseppe Forloni, non ha trovato però accoglimento tra i banchi del Parlamento cittadino, che l'ha respinta con 16 voti contrari su 24.

Dopo l'accoglienza dei richiedenti asilo, spazio al termovalorizzatore Silla 2, oggetto di una mozione presentata dal consigliere M5S Mirko Venchiarutti. Il pentastellato ha puntato l'attenzione su quello che ha definito un vero e proprio «ecomostro», chiedendo che «il Consiglio Comunale si faccia promotore di una maggiore tracciabilità dei rifiuti, dell'installazione di nuove centraline per la tracciabilità degli inquinanti a tutela della salute dei cittadini e di momenti informativi per tutti i residenti», oltre che dell'incentivazione della strategia dei "rifuti zero" con il passaggio alla tariffa puntuale. 

Rispetto agli intenti sottolineati dalla mozione di Venchiarutti, l'assessore all'ecologia ed all'ambiente Gianluigi Forloni ha ricordato che il Comune di Rho è ormai prossimo alla firma di un protocollo con il gestore del termovalorizzatore (al momento la società A2A, ndr) e gli altri enti coinvolti, che raccoglie istanze sia di natura economica, sia di natura ambientale. Istanze che, come ha ricordato anche il sindaco Pietro Romano, per molti versi ricalcano le richieste contenute nella mozione discussa ieri sera. «L'inceneritore – ha concluso l'assessore Forloni – non durerà per sempre: se il trend positivo della diminuzione dei riufiuti prosegue, il 2025 potrebbe essere la data di estinzionedell'impianto: ci diamo 7/8 anni per raggiungere questo obiettivo, dopodichè con un buon livello di differenziata la componente di termoriduzione potrebbe non essere più necessaria. Il funzionamento del termovalorizzatore, comunque, è tenuto sotto controllo».

Sul tavolo consiliare, poi, è stata la volta del piano di diritto allo studio, approvato a larga maggioranza. Tra le novità più significative, l'aumento delle borse di studio comunali, che passano da 40 a 45, con un innalzamento delle fasce ISEE fino a 56.000€ per permettere una maggiore partecipazione, e con una rimodulazione del punteggio dato dalla media scolastica, che pesa più dell'ISEE nella formazione della graduatoria per premiare il merito. Sono state inoltre confermate le 13 borse, una per ogni scuola secondaria di primo e secondo grado, per gli alunni che registrano dei miglioramenti significativi durante il percorso scolastico, per un totale di 58 premi e una spesa prevista di 19.300€.

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Pubblicato il 26 Luglio 2017
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