«È nelle scuole che la violenza sulle donne, il bullismo e i sentimenti negativi verso l'accoglienza migranti vanno risolti. È un passaggio generazionale». Così ha parlato il sindaco Pietro Romano alla serata dedicata ai diritti umani di lunedì 29 al CentRho. L'amministrazione ha dato pieno sostegno alla Pedalata Longa, l'impresa che vedrà il 65enne Vittorio Barbanotti, partire il 9 settembre proprio da Rho in direzione Strasburgo. Un viaggio in sella, diviso in 38 tappe, per sensibilizzare le istituzioni italiane e europee sull'importanza della dichiarazione dei diritti dell'uomo e introdurla nelle scuole. Il Comune, nel frattempo, si è impegnato a creare opuscoli sui temi salienti della dichiarazione universale dei diritti umani e a distribuirli nelle scuole rhodensi. Alla partenza da Rho, come spiegato dall'assessore Maria Rita Vergani, l'amministrazione consegnerà a Vittorio una lettera rivolta al Parlamento Europeo: una richiesta di aiuto per il grande lavoro che l'Italia sta facendo nell'accoglienza.

La scelta di partire da Rho, e non da una metropoli come Milano, per Vittorio Barbanotti è molto più che una casualità: «Ho scelto Rho come partenza perché ritengo che l’iniziativa debba partire dai territori e non dalle “solite” grandi città e soprattutto per ringraziare i ragazzi che mi stanno aiutando in questa impresa meravigliosa». Dietro l'organizzazione della Pedalata Longa, infatti, ci sono tanti uomini e tante donne rhodensi che stanno dando il loro supporto. Per aiutare a rendere possibile questa avventura è possibile donare online in cambio di gadget o vino, o partecipare agli eventi di autofinanziamento. Purtroppo, però, come ha spiegato Nicola Lombardelli, uno degli organizzatori della Pedalata, l'obbiettivo prefissato è ancora lontano.

Presenti alla serata anche Paolo Penzo, del Consiglio cittadino migranti, e Stefano Bissaro, ricercatore dell'Università Statale di Milano.

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