Una lezione di vita, di passione e di giornalismo quella tenuta dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana agli studenti delle classi quinte del Liceo Clemente Rebora di Rho. L’incontro, tenuto nella Sala convegni della Corte Rustica di villa Burba, ha avuto come tema centrale il giornalismo, raccontato da Fontana considerando i cambiamenti in atto nella professione. Sono state analizzate in particolare le nuove opportunità e mezzi forniti all’informazione dal mondo del web e le nuove opzioni e sfide che questo propone ai giornalisti. Sull’onda delle numerose domande degli studenti, a cui Fontana ha lasciato ampio spazio per esprimersi, si è però parlato anche di etica, di deontologia professionale, insomma di come fare informazione.  

“La rivoluzione digitale ha cambiato il modo di fare informazione e ha creato una frattura generazionale – ha detto Fontana -. Oggi i social e le app fanno costantemente informazione, ognuno ha l’opportunità in ogni momento di informare gli altri, mentre un giornale cartaceo è inevitabilmente meno aggiornato. Quale dovrebbe essere allora il motivo per scegliere oggi di acquistare un giornale in edizione cartacea? La differenza tra il grande "bar sport" dell’informazione social, in cui ognuno può portare il suo contributo e il giornalismo, online o cartaceo, sta nel controllo professionale delle informazioni, nella qualità dei dati che vengono forniti. Un individuo dedica mediamente mezz’ora di tempo ad informarsi su notizie e avvenimenti e il giornalista si incarica di offrire un resoconto verificato di quello che accade, di fare informazione in modo professionale, di fornire notizie verificate”. 

Fontana ha sempre creduto nelle potenzialità del mezzo informatico in ambito giornalistico, ha infatti diretto per anni a partire dal 2006 l’edizione online del Corriere della Sera e i dati da lui forniti dimostrano come il nuovo modo di fare informazione abbia acquisito un ruolo fondamentale nelle nostre vite e nel nostro modo di conoscere ciò che accade nel mondo: oggi, ad esempio, i lettori dell’edizione cartacea del Corriere sono 2 milioni, mentre il sito della testata conta oltre 3 milioni di visualizzazioni giornaliere. La possibilità di accedere alle notizie, aggiornate giorno e notte, attraverso il Web permette anche ai giovani di approcciarsi all’informazione in modo consapevole. 

Fontana parla anche del suo modo di intendere il giornalismo: “Scorro ogni giorno le notizie di 30, 40 giornali – ha detto -, per farmi un’idea di cosa viene detto e come; non penso che un giornale debba trasmettere un modo di pensare in cui riconoscersi per forza, un giornale non dovrebbe essere una bandiera, dovrebbe essere in grado di aprire la mente di chi legge, di fargli conoscere i fatti, senza imporre la coesione al proprio punto di vista”. 

Alle immancabili domande riguardanti la sua linea editoriale, Fontana risponde così: “Abbiamo scelto di ridurre il formato cartaceo perché oggi i lettori si muovono di più, anche il giornale deve essere uno strumento mobile, veloce e comodo; riguardo ai contenuti, credo facessimo troppa politica ed economia. Un buon giornale deve rispettare gusti e interessi di tutti i lettori, per questo abbiamo deciso di introdurre notizie di varia natura, soprattutto di ambito culturale. La missione del giornalismo è formare su ogni argomento cittadini consapevoli e informati e questo si può ottenere solo con serietà, aderenza ai fatti, indipendenza e pluralismo”. 

Sofia Bollini