Non sono bastate le sedie della chiesa di Cassina Nuova ad accogliere gli amici e i conoscenti che hanno voluto dare, nel primo pomeriggio di sabato 4 febbraio, l'ultimo saluto al 29enne Gianluca Pellegrin, ex segretario del circolo bollatese di Sinistra ecologia libertà, consigliere comunale di Senago e membro del direttivo dell'Anpi di Bollate, spentosi nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 gennaio. Alla funzione religiosa, celebrata da don Claudio Stramazzo e dal diacono Renato Cavaliere, hanno partecipato tantissimi giovani e il sindaco di Bollate Francesco Vassallo, insieme ad alcuni assessori e consiglieri comunali. Presenti anche Lucio Fois, primo cittadino di Senago, e il comandante della Polizia locale senaghese Vincenzo Avila, che hanno portato sull'altare il gonfalone della città.

"Gianluca è stato chiamato improvvisamente alla casa del Padre. Siamo qui in tanti per stringerci intorno alla sua famiglia e alla sua fidanzata durante questo strappo improvviso. La morte, come ci insegna la parola di Gesù, non ha comunque l'ultima parola" ha affermato don Stramazzo prima di benedire la salma del 29enne. Toccanti le parole pronunciate dal sacerdote durante l'omelia che ha seguito la lettura di un passo del Vangelo di Luca: "Stiamo vivendo un momento difficile, ma non siamo soli. Ciò ci deve confortare. In questi giorni siamo stati tutti devastati da domande, sentimenti, dubbi e perché. È inutile cercare una spiegazione logica, dobbiamo rimanere in silenzio e non sprecare le inutili parole che vorremmo andassero nel cuore dei suoi famigliari. La sua passione civile, il suo impegno comune e le altre scelte di vita che ha fatto sono state molto importanti. Ha studiato tantissimo, quasi in maniera esagerata, e anche nel lavoro non si è mai tirato indietro. Tutti noi abbiamo nel nostro cuore un'immagine o un flash di Gianluca mentre si dava da fare. Dobbiamo seguire la sua strada, solo così la sua vita non sarà perduta e il suo sorriso non si spegnerà mai. Il suo sguardo sarà sempre rivolto a noi. Grazie al suo stile dimesso e determinato ha dimostrato che la vita e l'amore vanno vissute".

Anche il sindaco Fois ha voluto ricordare la figura del giovane consigliere comunale di Senago: "Gianluca merita un ricordo. L'ho incontrato che era poco più che ventenne e abbiamo lavorato insieme sul programma elettorale che abbiamo presentato ai cittadini. Era un ragazzo che ascoltava, che apprendeva e che dava il suo contributo. In consiglio comunale ha sempre dimostrato impegno, voglia di approfondire ogni argomento e non era mai integralista. Era sempre alla ricerca di valori importanti come la libertà, l'uguaglianza sociale e il rispetto per gli altri. Ricordo che ha presentato per due volte una mozione sull'antifascismo che, la prima volta, venne bocciata. La riscrisse e venne approvata. Voleva impegnare il nostro Comune a far propri i valori dei partigiani e mi piace, ora, immaginarlo proprio con loro. Posso solo promettergli di non venire mai meno a quei valori e che mi impegnerò per portali avanti".

Gianluca è poi stato ricordato anche da alcuni amici. Toccante il ricordo di Stefano Ferrarese: "Era un sognatore e voleva un mondo migliore per tutti. L'ha condiviso con tutti noi e ci ha lasciato qualcosa. Dobbiamo credere nel suo sogno proprio come ha fatto lui". Gli altri ricordi hanno poi riguardato i viaggi sul pullman verso il liceo "Majorana" di Rho e l'efficace tecnica messa a punto per occupare due posti, l'intelligenza fuori dal comune, l'umiltà e il grande impegno che Gianluca metteva in ogni cosa che faceva. "Era unico e profondo, osservava la vita, ascoltava e voleva comprendere. Aveva sempre un grande entusiasmo e tanto amore per la verità, un vero punto di riferimento" ha sottolineato un altro amico.

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