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Spettacolo “A come srebrenica”

Sabato 4 febbraio al Teatro della Corte...

Sabato 4 febbraio alle 21 al Teatro della Corte al 10 la stagione teatrale CastellanzaInTeatro propone lo spettacolo A come Srebrenica, di Giovanna Giovannozzi, Roberta Bigiarelli e Simona Gonella.

Organizzata dall’associazione Amici del Teatro e dello Sport, dalla compagnia teatrale Entrata di Sicurezza, dal Teatro della Corte e da UILT con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza, CastellanzaInTeatro mette in scena in questa occasione una pièce che ci porta in una della pagine più tristi della storia europea degli anni ’90 del secolo scorso.

Roberta Bigiarelli ci trasporta con le sue parole nei tragici avvenimenti del luglio ‘95: inizio luglio 1995 l’armata serbo-bosniaca, guidata dal generale Ratko Mladić fiancheggiato da una milizia paramilitare, attacca la zona protetta di Srebrenica, che si trovava in quel momento sotto la tutela delle Nazioni Unite. L’offensiva dura qualche giorno, ma l’11 luglio 1996 le unità serbo-bosniache entrano a Srebrenica: ha inizio la pulizia etnica sulla popolazione musulmana. Stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi: un massacro di cui furono vittime 9.000 civili e per cui i colpevoli restano ancora per la maggior parte impuniti.

Il massacro di Srebrenica è l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di Assedio. 

A come Srebrenica è il racconto dell’assedio e della caduta di Srebrenica: con il suo intenso monologo, la Biagiarelli desidera far conoscere la Storia dell’assedio e del massacro di quella cittadina della Bosnia Orientale, avvenuti nel 1995, e di quella guerra, che spesso si tende a liquidare come un conflitto fratricida, compiendo un arbitrario atto di semplificazione.

“Io sono nata in un paese davanti al mare …”: una donna torna bambina scrutando l’orizzonte. “Cosa c’è dall’altra parte?” si chiede.
Una domanda semplice, ma scopriamo che certe domande non ce le facciamo mai. O almeno, quella domanda non ce la siamo fatta, quando la risposta era una, e semplice: dall’altra parte del mare c’è una terra e una guerra.
L’attrice, sola sul palco per più di un’ora, diventa narratrice e protagonista di una storia dove la Ragion di Stato e gli Interessi di Politica Internazionale, hanno giocato a Risiko con la vita di decine di migliaia di persone.

Uno “spettacolo” per ricordare le vittime e puntare il dito sui carnefici: una storia difficile da raccontare,perché con le parole si rischia di semplificare la complessità di ciò che è accaduto, di offendere il dolore di molti.
A come Srebrenica ha debuttato al Festival del Teatro e del Sacro di Arezzo nel 1998 e vanta numerose repliche. 

Quella di Roberta Bigiarelli è un’interpretazione molto intensa: un testo di straordinaria forza ed efficacia emotiva, costruito da Roberta attraverso ricerche, viaggi e incontri sui luoghi del massacro. 

L’impegno di Roberta per quelle zone non è solo professionale, ma anche umano. Tra il 2010 e il 2014, insieme a Gianni Rigoni Stern, ha contribuito a portare 137 vacche a 86 famiglie bosniache. E con le libere donazioni raccolte durante le proiezioni del suo documentario ‘La Transumanza della Pace’, ha potuto acquistare attrezzi agricoli e consegnarli direttamente alle famiglie bosniache, che dovevano ricostruirsi una quotidianità.

Ingresso a 10 euro (ridotto euro 8 per minori di 18 anni, maggiori di sessanta e studenti). Prenotazione e tessera annuale obbligatoria (euro 3).

Redazione
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Pubblicato il 31 Gennaio 2017
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