La qualità dell'aria di Nerviano è pessima. Non usa mezzi termini il sistema di rilevamento di Arpa Lombardia. Dal 23 gennaio si è registrato un aumento costante della presenza di pm10 e pm2,5 nell'aria. Per quanto riguarda il pm10 dai 50 µg/m³, già valore limite, si sono raggiunti i 147 µg/m³ di ieri, lunedì 30. Il pm 2,5, invece, dopo un calo da 38 a 34 µg/m³ tra il 23 e il 24 gennaio, è tornato a salire fino a arrivare al dato di 114 µg/m³. La situazione è migliore per quanto riguarda i livelli di biossido di azoto: nell'ultima settimana i dati hanno oscillato tra gli 89 µg/m³ e i 143 µg/m³, con l'ultimo dato di ieri che si assesta a 91 µg/m³, lontano dal valore limite di 200 µg/m³ e dalla soglia di allarme di 400 µg/m³. Con le piogge che mancano da quasi due mesi, però, la situazione è preoccupante.

La soluzione, secondo l'Osservatorio Senso Civico di Nerviano, non può limitarsi a interventi palliativi nei momenti critici come il blocco delle auto in determinate giornate. «Serve più sensibilizzazione – spiega Alessandro Ledda dell'OSC -. Serve un lavoro costante di informazione per quanto riguarda la temperatura del riscaldamento di casa e l'utilizzo della biciletta per andare a scuola, al lavoro o in stazione. C'è scarso interesse per risolvere questo problema, ma il tema va affrontato, soprattutto educando la popolazione. Non possiamo pretendere che lo faccia solo il  governo, ma deve impegnarsi anche l'amministrazione locale. Il Comune, poi, dovrebbe dare il buon esempio: i nostri politici dovrebbero andare in Comune in bici o a piedi, allo stesso modo gli insegnanti».

Anche per questo motivo, ecco che gli osservatori scrivono una lettera aperta al primo cittadino Massimo Cozzi, chiedendo un intervento sul tema smog e salute. «Vorrei tanto che la grande comunità nervianese, spesso impegnata in feste e richiami agli antichi valori locali, non dimenticasse che l'aria di Nerviano non è più quella di una volta – si legge nella lettera -. Nulla da togliere al dialetto, alla cassoeula o alla festa del Lazzaretto, ma la capacità di una comunità di saper adattarsi ai tempi è certamente un valore superiore che ci farà sembrare meno provinciali».

La proposta di Ledda e dell'Osservatorio è quella di recuperare il progetto di Bici Nerviano, un percorso di sensibilizzazione sull'uso della bicicletta per andare a scuola. «Smog e salute, sono tematiche che fuggono più o meno a tutta la politica locale, e se vogliamo dirla tutta, sfuggivano anche alla precedente amministrazione, tuttavia, lo scorso febbraio 2016 fummo ascoltati dall'assessore di riferimento e da lì iniziò un percorso di sensibilizzazione chiamato "BiciNerviano", che ahimè, s'interruppe con il cambio della guardia politica – è scritto nella lettera –. Ora, poco importa se questa nuova amministrazione tende ad ignorare tale contributo civico generosamente offerto, l'importante è che almeno in periodi così tragici la politica riconosca l'esigenza di informare la popolazione attraverso gli strumenti istituzionali come il sito web comunale, il giornalino, ed i tabelloni installati nelle piazze e altri punti ad alta visibilità».

«Il problema dell'inquinamento è grave ma ne siamo talmente assuefatti che non se ne parla più – aggiunge Ledda -. Il progetto di Bici Nerviano rimane disponibile: è un pacchetto pronto per essere utilizzato dall'amministrazione, ma deve essere il Comune a farlo proprio. Un'altra nostra proposta sarebbe quella di allargare la zona 30 al villoresi, a via Roma e alla zona delle scuole, in modo che auto, bici e pedoni possano convivere».