Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della LAV Varese-Busto Arsizio relativo ai botti di capodanno.

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Interveniamo in merito alle dichiarazioni dell'assessore alla sicurezza, Max Rogora, secondo il quale il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, non emanerebbe l'ordinanza anti botti perché «non avremmo mai le forze per pattugliare in ogni istante un territorio grande come quello di Busto con  83mila abitanti».

Tali affermazioni sono assolutamente demagogiche: con la scusa che non si può controllare tutti non si controlla nessuno! I danni prodotti dai botti di capodanno sono incommensurabili: cani e gatti che scappano o muoiono di paura e bambini che perdono per sempre le dita delle mani sono l'effetto più evidente di questo divertimento idiota. Meno conosciuta è la vera e propria strage degli animali selvatici, in particolare gli uccellini che vengono svegliati dai botti nel cuore della notte e si schiantano o muoiono direttamente di infarto.

I problemi di illegittimità dell'ordinanza anti botti sollevata da Max Rogora si superano scrivendola bene. Nel VCO è stato addirittura il prefetto a scrivere a tutti i comuni della provincia chiedendo l'emanazione dell'ordinanza. Se poi, come dice l'assessore, nel regolameto comunale vi è già un divieto non c'è alcun motivo di stare a discutere: il comune paghi gli straordinari ai vigili per sanzionare, la notte del 31, quanti più "petardòmani" possibile. Anno dopo anno, grazie alle multe, il loro numero diminuirà. Come quello delle vittime dei botti. Ma se non si incomincia mai non cambierà nulla. 

Francesco Caci – Responsabile LAV Varese-Busto Arsizio