Lotta a colpi di megafono. Era una gara a chi aveva più voce. Da una parte il circo che trasmetteva dai propri altoparlanti canzoni di Natale e l’invito a entrare a vedere lo spettacolo, dall’altra una trentina di animalisti che chiedevano la fine dell’utilizzo degli animali nei circhi. E’ stata questa la scena che si è vista, nella serata di venerdì 23, in piazza Primo Maggio.

A organizzare il presidio la Lega Anti Vivisezione di Varese e Busto Arsizio. «La cosa più bella è che sono stati i ragazzi giovani, di Legnano, a contattarci – ci hanno raccontato gli organizzatori -. Pian piano le persone si stanno sensibilizzando al tema. Il nostro scopo è la fine della schiavitù di ogni essere vivente».

Al grido di «Animali liberi!» gli attivisti hanno espresso le proprie posizioni. A marzo il governo aveva iniziato a fare qualche piccolo passo verso il graduale stop all’uso degli animali nei circhi con un disegno di legge sulla disciplina dello spettacolo. «Nonostante la disposizione attualmente sia stata eliminata dal ddl, il governo aveva preannunciato di voler mantenere la natura di collegato, anche per le disposizioni stralciate – spiegano dalla Lav di Varese e Busto -. Noi chiediamo che questo impegno venga mantenuto e che si costruiscano centri di recupero per gli animali liberati dai circhi (come succede a Semproniano, in Toscana) e che i cittadini aprano gli occhi: gli animali nei circhi sono presentati in modo distorto e ridicolizzati. Non è possibile nel 2016».

Un invito anche per Legnano. «Il Comune aveva vietato l’utilizzo e l’esposizione di animali in via d’estinzione o per cui lo stare in gabbia sarebbe risultato incompatibile con la vita da circo come grandi felini, delfini, giraffe, lupi, orsi ecc – concludono gli animalisti -. Poi però è stata prevista una deroga per quei circhi che “dimostrino il rispetto di quanto previsto nelle linee guida Cites” (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, ndr). Chiediamo che non ci siano deroghe».