Una tragedia ha scosso Bollate e, in particolar modo, il quartiere di Madonna In Campagna, ancora incredulo per la tragica morte di Stefania Caruana. La giovane, 28 anni, è stata la protagonista di una disgrazia verificatasi nell'alta Val Seriana nel pomeriggio di domenica 18 dicembre.

Stefania, poi spirata agli "Spedali Civili" di Brescia, secondo una prima ricostruzione, era impegnata in un'arrampicata col fidanzato Andrea, col quale conviveva da circa due anni a Monza. Una risalita, quella verso il passo della Bagozza, affrontata senza problemi dalla giovane bollatese, esperta alpinista. La discesa, però, si è rivelata fatale per la 28enne che, dopo aver perso l'equilibrio, sarebbe precipitata in un dirupo. Un volo di oltre 200 metri terminato contro un cumulo di neve ghiacciata e sotto lo sguardo del fidanzato e degli amici impegnati con lei nell'escursione. Inutili i soccorsi portati sul posto. Il tecnico del Soccorso alpino, giunto sul luogo dell'incidente in elicottero, si è calato con un verricello per raggiungere la giovane e prestarle le prime cure. In quel momento Stefania era già in gravi condizioni, avendo riportato un grave trauma facciale. La giovane è poi spirata intorno alle 19 di lunedì 19 dicembre.

L'incidente e la notizia della scomparsa della città hanno lasciato increduli i tanti bollatesi che conoscevano la giovane che ha frequentato le scuole della città durante l'infanzia e l'adolescenza. Una ragazza, a detta di tutti, dal carattere forte, dolce e pronta a seguire i propri sogni. Una giovane donna che stava realizzando uno dei sogni della sua vita, quello di creare una famiglia col fidanzato Andrea, rimasta però vittima di un beffardo destino.

Questa tragedia, però, potrà portare la gioia in altre persone. La famiglia della giovane bollatese ha infatti acconsentito all'espianto degli organi.

La fotografia è tratta dal profilo Facebook della giovane.