Nel corso delle premiazioni del concorso letterario 1000 E … UNA STORIA, giunto alla settima edizione e organizzato dalla GMC Editore, svoltesi lo scorso 18 novembre nella sala Tramogge del centro congressi Molini Marzoli di Busto Arsizio, è stato presentato il volume fotografico (foto di Marino Bianchi) intitolato “Cuore di Busto”, GMC Editore, pp.192, euro 27.

Il libro contiene due saggi: il primo dal titolo “Cuore di Busto” ad opera del direttore de l’Inform@zioneonline Gianluigi Marcora (bustocco doc, o “nativo e lavativo” come lui stesso ama precisare) nel quale l’autore con una vena romantico-poetica descrive le bellezze della sua città e l’essenza della cosiddetta “bustocchità”; il secondo intitolato “Coraggio operoso” scritto dal giornalista esperto di tematiche economico-occupazionali Luciano Landoni, attento e scrupoloso indagatore dell’ ”economia reale” del Nord Italia (in questi ultimi anni ha raccolto le testimonianze di centinaia di imprenditore e ha pubblicato numerosi libri in proposito).

Proprio a Landoni abbiamo chiesto il significato e la portata di questo suo nuovo impegno, lui che “bustocco” non è.
“Però, ho imparato nel corso della mia vita e svolgendo la professione più bella del mondo (giornalismo) – ha risposto Luciano Landoni –  a conoscere da vicino (intervistando tanti “testimoni eccellenti) cosa voglia dire essere orgogliosi del proprio lavoro, amare il rischio d’impresa, accettare sfide al limite dell’impossibile, guardare al domani con coraggio e determinazione senza mai piangersi addosso e senza mai cercare scappatoie o comodi alibi, essere capaci di fare bene cose belle. Insomma, ho imparato a comprendere il grande “cuore produttivo” di Busto Arsizio, ad ascoltarne i battiti appassionati”.

Insomma, una “sfida professionale” alla quale non si poteva sottrarre?
“Esattamente. Così, quando i miei editori (Gianluigi Marcora e Massimo Castiglioni della GMC Editore), in procinto di pubblicare il libro fotografico “Cuore di Busto” contenente i suggestivi scatti di Marino Bianchi,  mi hanno proposto di scrivere un breve saggio da inserire nello stesso volume sulla “passione imprenditoriale” bustocca e sul grande rispetto del e per il lavoro che innerva la grande tradizione industriale anch’essa bustocca, ho accettato con entusiasmo. L’ho intitolato “Coraggio operoso” e ho tratto … ispirazione da un celeberrimo detto bustocco: “Piuttosto che niente, è meglio piuttosto!”.

Proviamo a … “tradurlo”.
“Robusto pragmatismo, capacità di trasformare le emergenze in altrettante opportunità, consapevolezza che le tradizioni debbono essere considerate dei trampolini di lancio per conquistare il futuro, grandissimo rispetto per il “capitale umano”, voglia di guardare sempre e comunque oltre il … proprio naso: tutto questo (e anche di più) rappresenta il saper fare e intraprendere “made in Busto Arsizio”. Prima del mio saggio c’è quello del mio direttore, Gianluigi Marcora, intitolato “Cuore di Busto”; una scelta assolutamente non casuale”.

In che senso?
Solo un vero bustocco – risponde Luciano Landoni – poteva scrivere le giuste parole scaturite dal cuore (oltre che dalla mente) attraverso le quali descrivere e persino spiegare la “bustocchità”. Bisogna partire da quest’ultima per cogliere fino in fondo il valore e la portata della “forza economica” di Busto Arsizio. Ecco perché leggere “Cuore di Busto” e “gustarne” le stupende fotografie può rivelarsi un’esperienza unica e coinvolgente, un’esperienza da cui trarre fiducia e entusiasmo per meglio affrontare le sfide difficili e complesse innescate da un futuro difficile e complesso”.

Lei non è nato a Busto Arsizio, però ne parla come se lo fosse …
“Sì, è vero. Però c’è un particolare di importanza non secondaria: la mia stupenda moglie Susanna è nata a Busto Arsizio! C’è bisogno di aggiungere altro?”.