Si svogeranno domani, 13 maggio, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Cerro Maggiore, i funerali di Michele Vimercati, il pilota di elicotteri morto nel tragico incidente in Norvegia. Il veivolo è precipitato nel Mare del Nord, a Bergen causando 13 vittime. Il corpo del legnanese, 44 anni, arriverà in Italia oggi, 12 maggio. 

 

Michele avrebbe compiuto 45 anni a giugno ed era il comandante dell'elicottero precipitato in Norvegia per un guasto di cui ancora non sono chiare le cause. Dopo gli studi da geometra, si è diplomato all'accademia militare, per poi prendere una laurea in ingegneria. Al termine dell'accademia militare, è stato selezionato per le sue capacità con altri dieci ed è stato mandato a frequentare un corso per pilotare jet negli Stati Uniti, a Columbus.

Finito il corso, ha scelto l'elicottero e, da lì, sono iniziate le missioni: la prima è stata in Kosovo, giovanissimo, alla fine degli anni Novanta. Poi, dal 2003, sempre con l'esercito, è stato tre volte in Iraq durante la guerra per periodi di quattro mesi: in quelle circostanze, Michele era d'istanza a Nassiriya, sotto la guida inglese. Nella sua vita da pilota dell'aeronautica militare ha partecipato ad alcune missioni a sostegno della protezione civile durante le alluvioni e disastri naturali che hanno colpito il Paese.

Più o meno dieci anni fa, ha lasciato l'esercito con il grado di maggiore pilota e si è trasferito in Norvegia dove ha iniziato il lavoro da privato ed è stato promosso istruttore di elicotteri e coordinatore in Francia, Scozia e Norvegia per le esercitazioni sui simulatori. Era una persona estremamente intelligente, amava la fotografia, la tecnologia, ed era fidanzato con una ragazza di origine svedese. 

 

Quel terribile 29 aprile Michele era vicino all’isola di Turoy, quando l’elicottero che stava pilotando con un collega norvegese ha avuto un guasto ed è precipitato in mare. Tutti i passeggeru che erano a bordo sono morte, la carlinga dell’elicottero è stata ripescata dal mare il giorno seguente, mentre il rotore era stato ritrovato 300 metri più in là, sull’isola. A fare chiarezza sul tragico incidente è arrivata anche una commissione d’inchiesta inglese. Le indagini sono in corso.